domenica 24 gennaio 2010

Ci vediamo per un aperitivo?

Ho molta voglia di un incontro tra noi, ma non ho nessuna voglia di sbattermi tanto per poi non riuscire lo stesso ad incontrarsi, come è successo l'altra volta.

Quindi ho deciso così: io mi troverò alle cinque e mezza (17:30) di giovedì 4 febbraio 2010 in Piazza della Scala a Milano, dove ci sono le panchine. Nel caso non arrivasse nessuno, io alle sei (18:00) me ne vado.

Non mi va di complicarmi la vita scambiando numeri di telefono e chiamando in continuazione quando la cosa è molto semplice. Io sarò lì, non c'è tanta gente come in Duomo o in galleria per cui riuscirete di sicuro a trovarmi, e state certi che mi farò riconoscere. Chi arriva arriva e gli altri pace. Non mi importa se mi dite "ci sarò" e poi mi paccate all'ultimo: ho già in conto che potrei star lì come una cretina ad aspettare mezz'ora al gelo per niente. Se invece dovesse arrivare qualcuno e qualcun altro dovesse tardare, tra una chiacchiera e l'altra possiamo aspettare un po' di più, ma guardate che si gela, non aspetteremo un'altra mezz'ora!

Quando ci saremo radunati tutti decideremo lì per lì cosa fare. Possiamo spostarci al Museo Poldi Pezzoli (che è a due passi) per godere di un aperitivo con visita al museo (PDF con tutte le info: clic qui) oppure di fare altro; possiamo decidere di cenare insieme oppure no; però non chiedetemi di scegliere locali, bar o ristoranti perché non sono pratica.

Ho scelto giorno ed ora per via dell'aperitivo al museo (e perché il 28/1 non posso), ma se l'orario per voi è un problema possiamo tranquillamente metterci d'accordo. Invece non ho intenzione di cambiare giorno: nel fine settimana non sono disponibile, mettersi d'accordo è difficile (tutti ti dicono "è uguale" e poi tanto uguale non è) e quindi o la va o la spacca, 4 è e 4 sia.

Per tutto il resto, scrivete qua sotto in un commento :)

venerdì 22 gennaio 2010

L'orologio di Milano fa tic tac

Mercoledì stavo andando al museo. Esco da Stazione Cadorna, accompagno Antonella ai tornelli della linea 2 del metrò, esco dal sottopasso, mi trovo degli orologi pubblici colorati di fronte. Eh? O_o Mai visti prima... non saranno un'installazione artistica? Guardo di sottecchi l'ago gigante che campeggia in piazza. Almeno, questi qui li toglieranno, credo. Guardo un attimo gli orologi mentre ci passo di fianco: sul cartello sotto al quadrante ci sono scritti degli stati d'animo. Intonati ai colori, pure. Poi mi vien da ridere vedendo che quello bianco con scritto "istantaneo" è senza lancette. Passo oltre, e vedo che dietro invece c'è scritto "eterno" ed è pure senza lancette. Questo ha senso. Visto che ho portato la macchinetta per fare foto nel museo (che poi non ho fatto, ma non importa) la tiro fuori dalla borsa e inquadro gli orologi.
Non ero l'unica, pure una ragazza con la macchina sul cavalletto... chissà per chi fa le foto? Una persona mi nota e mi chiede di spedirgli le foto via mail, e chiacchieriamo (in piedi fermi al gelo) per un bel pezzo di tempo, di arte, di creatività... Ora come promesso pubblico le foto sul blog (come al solito, cliccateci su per ingrandirle).







Se volete saperne di più su questi strani orologi, leggete questo articolo su luxemozione.
Fanno parte delle opere del progetto LED (light exibition design)... se siete curiosi informatevi! ;)

Pedala pedala pedala...

Ieri sera poi la mia amica non è potuta venire e per un po' sarà impegnata: progettino rimandato, peccato!

In compenso mi sono riportata in pari con i blog che seguo, finalmente. Next step: curiosare tra i miei lettori che non conosco. Ma non subito, ho cose più urgenti da fare.

Ho ritrovato Graziella (anzi, a dire il vero è lei che si è fatta viva... cribbio, sono più lenta d'una polenta!) che ha cambiato identità e si chiama Gragra! Ha un nuovo blog, Con i piedi nelle mie scarpe, bianco ed arioso come piace a me, e lei dice che è "nudo"... ma va là! A me sa di spazio libero e possibilità di respirare! Nudo sì, ma non spoglio: come quando ti togli un maglione che fa prurito, e resti due minuti in canottiera perché ti senti finalmente libera e sollevata. Poi senti freddo e ti infili qualcosa di più comodo. Così il blog: goditi uno spazio libero, pulito, luminoso, e piano piano comincerai a metterci qualcosa che lo renderà più confortevole, ad arredarlo come si fa con una casa nuova.
Per la serie "diffondiamo la Graziellità nel mondo", io il link ve l'ho dato, voi fateci un salto ok? ;)

Mercoledì sono stata finalmente al Museo Poldi Pezzoli! Se vi stessi a raccontare tutto quello che ho visto e imparato non finerei più! Lungo la strada mi sono imbattuta in una strana installazione che vedrete nel prossimo post e grazie alla quale ho conosciuto una persona particolare (di cui però non vi racconto :P ).
Sono rimasta proprio contenta della giornata, anche se mi sono attardata tantissimo a curiosare qua e là nel museo e sono arrivata a casa distrutta e senza pranzo nello stomaco. Però è valsa la pena di fare un po' di fatica.

Poi sto meditando su diverse cose... il consiglio che vi chiedevo riguarda l'opportunità o meno di vendere le poche cose che creo, ed il metodo migliore per farlo. Pensavo di vendere online, ma non saprei in che spazio.
Non lo faccio per denaro, ma per cercare una gratificazione personale: per vedere che le mie capacità sono messe a frutto e non sprecate in chincaglierie inutili, che altre persone apprezzano quello che faccio e lo vogliono, che chi si porta a casa un pezzo di me è contento.
Per il momento ho poche cose da vendere, ed almeno per ora non voglio sbattermi più di un tot per produrne altre o spendere troppo tempo per star dietro al "negozio". Consigliatemi voi se vale la pena cominciare solo se si è disposti a dedicarci tempo e risorse, oppure se basta poco per iniziare e poi man mano ci si può ingrandire (o anche no).

Ci sono anche altri sistemi per mettere a frutto quel che so fare, oltre alla vendita diretta: per esempio potrei collaborare con una rivista femminile oppure venire assunta da chi produce bijoux, oppure diventare famosa in rete per i miei tutorial (magari!), o altro che potrete suggerirmi voi; queste cose però richiedono un impegno più grande e costante, così preferisco pensarci su prima di buttarmici. Anche qui, è gradito il vostro parere.

giovedì 21 gennaio 2010

Un attimo di pazienza!

Ieri è stata una giornata particolare, poi vi racconterò.
Friggo perché vorrei spiattellarvi tutto, ma oggi ho ancora delle faccende arretrate da sbrigare (oltre alle solite incombenze di casa) e stasera passa a trovarmi un'amica che forse mi può aiutare con un progettino...
Poi vorrei chiedere un consiglio ad altri creativi/e, e c'è l'idea dell'aperitivo mi intriga sempre più...
Sento il bisogno di uscire e vedere cose e persone, di sfruttare la mia naturale curiosità, di attivarmi perché se no sono come un registratore con le pile scariche, che va al rallenty ed invece di far musica produce un muggito straziante... Solo che invece di funzionare a pile ha la dinamo come la luce della bici, quindi, Danieluccia mia, PEDALA!!!

lunedì 18 gennaio 2010

MA VAIIII!!! "Guarderò" eliminati!

Credo che più o meno tutti abbiamo un posto in cui salviamo dei link ripromettendoci di darci un'occhiata (o di guardare meglio) in un secondo momento. Nel mio computer c'è una cartella che si chiama "Guarderò". Ci sono le persone efficienti che disbrigano presto faccende come queste, c'è chi ci mette un po', chi accumula quintalate di links che non guarderà mai ma continua ad aggiungerne altri sperando in un futuro migliore... In genere me la cavo, ma c'è stato un periodo in cui mi ero ripromessa di ricambiare le visite al mio blog e ho segnato gli indirizzi dei vostri, di cui la metà sono rimasti lì per almeno tre stagioni.

Oggi è stata una pessima mattinata, tra contrattempi e rotture di scatole ho deciso che per quanto importanti fossero le cose da fare oggi non le avrei fatte, avrei mandato a quel paese il mondo (diciamo "a quel paese", va') e mi sarei messa al computer per tutto il giorno. Detto fatto.

Alcuni dei vostri blog sono finiti impietosamente nel cestino (non ho vergogna a dirlo, d'altra parte non posso mica seguire sempre tutto, una selezione VA fatta) ed altri sono finiti tra i blog che seguo, ma "con riserva": se nei prossimi mesi vedo che ho tenuto troppa roba, qualcos'altro verrà gettato nel dimenticatoio. Sono fatta così: o si sfrutta, o si butta. Posso essere indecisa e rimandare, ma alla fine mi spazientisco.

Bene, ora posso tornare ad aggiornarmi con i vostri blog, che ho tralasciato per tanto tempo... Il passo successivo sarà andare a guardare chi sono i miei lettori e raccattare dei nuovi "guarderò" ^___^

sabato 16 gennaio 2010

Cremisi

Mi hanno spedita al Museo Poldi Pezzoli dicendomi: "Oltre a visitare la casa e guardare le opere, vai a vedere la sezione dedicata a ricami e merletti: di sicuro ti interesserà". Io che sono acculturata come un lichene islandico e di musei me ne intendo come di fisica nucleare, sono andata a vedere innanzitutto dove fosse 'sto museo, anzi, questa casa-museo...


Cerco il sito del Poldi Pezzoli, scopro che è in corso la mostra
   Seta • Oro • Cremisi
   Segreti e tecnologia alla corte dei Visconti e degli Sforza
e che sono esposti diversi tipi di tessuti pregiati, ricami da favola, ma anche carte da gioco, codici miniati, dipinti, oggetti d'oreficeria. Da quello che ho capito, anche ai tempi degli Sforza andava di moda l'ultimo lussuoso ritrovato della tecnologia, persino nel campo dei tessuti. Come a Pitti Uomo, a quanto sentivo ieri in tivù. :)



C'è anche un ciclo di conferenze ad ingresso gratuito, il mercoledì sera alle 18. In particolare mi intriga quella del 17 febbraio, "Tessuti che cantano, musiche disegnate come tessuti". Dovreste saperlo che mi piace cantare, no? :D

Riguardo alla casa-museo, mi aspettavo di visitare cucina, bagno e camera da letto. Ma purtroppo bagno e camera da letto sono andati distrutti nel 1943 per via di un bombardamento, e ricostruendo ne hanno fatto delle normali sale espositive. :( Della cucina invece non so.

Vado per curiosare qua e là più che per vedere opere d'arte: sono così ignorante che non mi direbbero granché. Eppure sapere che esistono e vederle di persona penso che ti dia un tipo di "sapere" diverso, che può venire integrato anche in seguito con le nozioni che mancano.

Tornando al titolo, mi sono chiesta che ci facesse il cremisi (che so essere una tonalità di rosso) insieme all'oro e alla seta, che sono materiali di lusso. Mi documento e scopro che il cremisi è una tintura ricavata dalla cocciniglia, come la porpora ed altri coloranti rossi. E come la porpora è merce preziosa, per cui un tessuto o un filato da ricamo tinti di cremisi sono il top della gamma!

Ho visto anche che il cremisi è il colore di diverse bandiere o gonfaloni o simili, di un certo Re Rosso (Crimson King, letteralmente il Re Cremisi) che compare nei libri di Stephen King ed è anche il colore dell'università di Harvard, nel cui sito ho trovato questa foto che anche se non c'entra niente mi piace un sacco...



Questa foto mi piace molto per i colori, la composizione, la luce, e a ben guardare ha un non so che di frattale... O forse semplicemente mi piace perché sono sempre affascinata dai rami nudi che si stagliano contro il cielo sereno, e mi fanno tornare in mente "le stecchite piante / di nere trame segnano il sereno"... Vi va di fare una caccia alla citazione?

giovedì 7 gennaio 2010

Regalucci di Natale :)


(Visto Lety che sfrutto il tuo regalo? Ora però ci devo attaccare la lista della spesa, così mio fratello domattina non se la dimentica e non mi deve telefonare!)

Wow, vedo che mentre non c'ero i miei lettori sono pure aumentati! Spero di meritarmi questo onore... farò del mio meglio per rendere interessante questo blog!

In occasione del Natale ho partecipato ad uno swap (cioè ad uno scambio via posta) organizzato sul forum di AbcHobby.it. Ognuno era libero di spedire ciò che preferiva, purché almeno in parte fatto da sè.
Io ho spedito questi bigliettini



che ho fatto con la mia fedele carta Fabriano F4, nastro rosso con un'anima rigida lungo i bordi (ho provato col raso ma non manteneva la forma giusta), nastro dorato da regalo, ghirigori di penna gel color oro, filo d'ottone in due spessori per fare la stellina ed un pezzetto di cordino metallizzato per appenderla al fiocco. Ah, un goccio di colla per fissare il fiocco al biglietto, ovviamente!



Poi ho aggiunto questi piccoli aggeggi:



una stellina come quella del biglietto, una primula rossa a chiacchierino fatta con un filo molto grosso, un Ulisse di cui nel post precedente.



Ho scelto di regalare degli "elementi decorativi" perché spedivo a delle creative: pensavo che avrebbe fatto loro piacere ricevere qualcosa da utilizzare a piacimento invece di un oggetto fatto e finito. Purtroppo sono cose piccole e non ho potuto farne altre...

Ed ora finalmente tutto quello che ho ricevuto:



Ho omesso alcuni bigliettini e tutte le confezioni... c'è un sacco di roba, visto? Non sto a fotografarvi tutto nel dettaglio, ma ringrazio ancora Elisabetta, Monica, Laura, Letizia, Carla, Irene, Elisa, Raffaella, Chiara ed Alessandra ^___^

Ora è già in corso il prossimo swap, ma stavolta non partecipo. Non so, le ATC non mi ispirano molto, in realtà non le capisco... preferisco un disegno, un piccolo quadro, un biglietto che contenga un messaggio, un segnalibro... Non ho per nulla lo spirito del collezionista, sarà per questo!