lunedì 29 novembre 2010

E questo chi me lo spiega?

Ed eccoci giunti alla nuova puntata della serie: "D-chan l'artesana"!
Riassunto della puntata precedente: D-chan ha promesso di raccontare come ha fatto il set per capelli (ma non solo), e se capite la spiegazione buon per voi che riuscirete a fare una roba simile.

La fascia: questa è facile. Lana bella grossa e ferri del 10 (quella dei calzettoni, il campione a maglia rasata era 10x10 cm = 9 maglie e 12 ferri). Ho messo su 6 punti con lana di scarto, ho fatto un paio di righe a maglia rasata, e poi ho cominciato a lavorare con la lana giusta. 3 ferri a dritto, 3 a rovescio, 3 a dritto, 3 a rovescio in modo da ottenere una specie di "sciarpina" larga 5-6 cm e lunga, tirata, quanto un'altra fascia per capelli tirata. Il fatto è che il punto con questa costina in rilievo è piuttosto elastico, e si allunga un bel po' in altezza, quindi finita sembra piccola, ma io devo sapere se poi mi tiene bene i capelli o mi scivola giù dalla testa. Quindi ho tirato. Bene, arrivati alla lunghezza giusta non ho intrecciato le maglie, ho solo sfilato via il ferro e tolto il filato di scarto e ho cucito a punto maglia la cima con il fondo. La cucitura è invisibile tanto da dritto che da rovescio, solo il fissaggio dei fili da rovescio si vede. Comunque niente spessore, niente elastici, solo un anello di maglia. Comodo, no?

La spilla e le mollette: Anche queste sono fatte a maglia! Cominciamo dalla molletta piccola. Ho preso un ferro del 10 e ho avviato 6 maglie, molto strette, tirando bene i due capi del filo ad ogni maglia. Ho avviato con il sistema che in inglese si chiama "long tail cast on" e che su un libro di maglia che ho in casa si chiama "avvio ad asola semplice" e su un altro "avvio ad un ferro". Poi ho fatto un nodo con i due capi del filo, stringendolo bene, alla base dell'ultima maglia. Ho sfilato le 6 maglie dal ferro, ho tagliato il filo del gomitolo e l'ho infilato in un ago da lana. Ogni maglia ora si presenta come un occhiello stretto alla base da un nodino, e del nodino si vede sul dritto solo un filo in orizzontale. Per unire l'ultima maglia alla prima e chiudere il cerchio, ho introdotto l'ago dall'alto verso il basso (dalla parte con l'occhiello verso la parte senza occhiello) sotto a tale filo orizzontale nella prima maglia, facendo uscire l'ago ancora sul dritto del lavoro, e ho tirato il filo. Poi ho pasticciato un po', aggiungendo un altro petalo perché mi sembrava che "rimanesse il buco" tra due petali vicini e non riuscivo a sistemarlo altrimenti, e ho fissato il filo sul rovescio.

La molletta più ricca è fatta allo stesso modo, avviando 6 maglie su un ferro, annodando i due capi del filo e sfilando le maglie dal ferro. Ho chiuso il cerchio come prima, poi ho ripetuto il passaggio dell'ago nel nodino alla base della seconda maglia, ma stavolta senza tirare tutto il filo, in modo da lasciare un piccolo occhiello. Ho continuato passando il filo nel nodino e facendo un occhiello per ogni maglia fino a tornare alla prima. Poi mi sono accorta che anche qui sembrava che mancasse un petalo e ho rimediato ^^" e ho finito facendo uscire il filo sul dritto del lavoro, al centro, e tagliandolo in modo che si sfrangiasse e facesse un po' come i pistilli del fiore.

La spilla è del tutto analoga, solo che ho avviato 8 punti tenendo i due ferri insieme. Cioè, tenendo i due ferri paralleli ed uniti, con le punte rivolte dalla stessa parte, li ho messi insieme sotto l'ascella e ho avviato i punti come se fossero un solo ferro grosso il doppio. Quando ho sfilato i ferri mi sono trovata con degli occhielli più lunghi, tutto qui. Poi ho pasticciato molto di più con l'ago per arricchire un po' la forma, dato che mi era venuta un po' storta, ma alla fine mi è andata bene perché avevo una base ovale e anche se il fiore è un po' ovale pure lui pazienza XD

Ho preso le forcine, le ho aperte e ho fatto passare il ferretto superiore attraverso i punti sul rovescio del fiore, quindi ho fissato le estremità del filo e il fiore alla molletta con dei piccoli punti di cucito con lana da rammendo. La spilla invece è semplicemente incollata ad una base metallica già pronta.

Ok... se ci avete capito qualcosa, e avete una lana grossa, perché non provare? ;)

domenica 28 novembre 2010

€_€

Che è la versione europea di $_$
Oh, avanti, tutti avete presente la faccia di chi pensa di guadagnare un sacco di soldi, no?

Io non guadagnerò granché, in quanto, molto più modestamente, ho solo messo in vendita il mio primo articolo ^///^ (oppure @'.'@ per fare una faccina alla Uapa... adoro le faccine di Uapa!)

Si tratta di una roba pensata come set per capelli: una fascia, un paio di mollettine a forcina, una spilla (da attaccare alla fascia come decorazione, o anche no).
Ovviamente ho anche pensato ad un sacco di usi alternativi: la fascia usata come sciarpina scaldacollo, ma è un po' larga, allora posso aggiustarla stringendola con la spilla, beh così sembra più un colletto o una strana collana... Le mollettine quando hai la fascia in testa non servono a molto, e allora dove le attacchi? Alla fascia per farla un po' più fiorellosa! Oppure puoi anche non metterle in testa ma sul vestito con la spilla, pinzandole sulla scollatura, al taschino, al bavero della giacca o a un qualsiasi risvolto, o anche infilarle attraverso le maglie del maglione... E perché limitarsi al vestiario? La spilla può essere applicata ovunque, lo sapete, ma anche una forcina può servire come clip per trattenere i fogli a mo' di graffetta, o perfino come segnalibro! E se la mettete sul lato invece che in alto, vi segna perfino a che riga siete arrivati ;)

Il tutto in vendita nel mio negozio su Artesanum. Anche se per ora c'è in vendita solo quello @'.'@
Oh! Il mio negozio si chiama "La faccina felice"... chissà perchè! XD

Il mio negozio su artesanum
Sia chiaro: non ho smesso di credere nel baratto come mezzo di scambio.
Solo che non è l'unico, e al momento per me è poco praticabile, soprattutto a distanza. Vedersi di persona con gli oggetti in mano o parlarsi per telefono sarebbe molto più semplice di una contrattazione via sito...
Il denaro è molto più pratico, e ho deciso che per un po' ne approfitterò ;)

E poi, c'è comunque il desiderio di venire in contatto con un mondo più vasto, di mettersi alla prova, di sperimentare se la mia idea può interessare anche altri, se il mio stile è accattivante...
Però devo attrezzarmi per fare delle foto decenti, così proprio non va bene!

Perché ho scelto Artesanum e non un altro posto?
Per diversi motivi, e se vi sto a spiegare quali comincio a filosofeggiare e faccio notte XD
Ci sono anche diversi motivi per cui Artesanum non mi piace, ma che ci posso fare, nessuno è perfetto ^^"

In un prossimo post vi racconterò come ho realizzato queste cosine... perché no photos, no tutorial! Riusciranno i nostri eroi a capire le spiegazioni a parole di D-chan? E se la comprensione totale è impresa impossibile anche per i migliori, potranno i prodi con solo un'approssimativa guida giungere al risultato sperato?
Lo scopriremo nella prossima puntata di "D-chan l'artesana", dal titolo: "E questo chi me lo spiega?"

venerdì 26 novembre 2010

Nevica!

Mi sembra un po' presto, visto che a Milano (e dintorni) in genere la neve non si vede prima di Sant'Ambrogio. Per i non milanesi: Sant'Ambrogio è il 7 dicembre, il giorno prima dell'Immacolata. Essendo il patrono di Milano, da noi è festa e abbiamo la scusa per fare il ponte anche quando voi non lo fareste... beh, se non capita nel weekend, si intende ^^"
Dicevo, in genere deve arrivare dicembre e passare almeno una settimana, per vedere la prima neve qui. Ma dovrei essere contenta, visto che "sotto la pioggia fame, sotto la neve pane". Peccato che qui non si viva più sui campi ma sull'asfalto, e bastano pochi centimetri di neve per mandare a pallino tutta la viabilità... Senza contare che per i pedoni la neve diventa subito una melma fangosa, nera e invadente, oppure uno strato di ghiaccio gibboso sul quale è un'impresa camminare. Quando non diventa un cumulo che ti impedisce il passaggio sul marciapiede, voglio dire.
Però va beh, guardiamo fuori dalla finestra la neve che ci imbianca il piccolissimo giardino, e gli uccellini che cinguettando passano da un ramo all'altro dell'albero di cachi del vicino, e pensiamo che l'inverno è bellissimo... almeno da questo lato della casa XD

Ma... vedo solo un paio di uccellini in cima alla foto...
Saranno scappati quando ho aperto la finestra, o voi avete la vista più acuta di me?
(fate clic sull'immagine per vederla meglio)
Dal vivo li distinguo benissimo perché si muovono :P

La prossima volta che vado dal mio ragazzo, visto che ci fermiamo sempre al bar, prenderò la cioccolata coi biscottini, altro che aperitivo!

domenica 21 novembre 2010

Schema: Calze-base lavorate in piano (Basic Flat Knit Socks) by Audrey Bochantin

Ecco lo schema in italiano! Ora faccio anche la traduttrice, pensa un po' ^^"

Ho fatto qualche modifica nella parte iniziale, per rendere più comprensibili alle principianti (spero) alcuni concetti fondamentali; però il modello è quello!

Molti ringraziamenti all'autrice, Audrey Bochantin, sia per avere scritto e messo a disposizione gratis lo schema, sia per avere dato il consenso alla traduzione! Thank you! ♥

Occhio! Potete stampare tutte le copie che volete di questo schema e realizzare quante calze volete, ma non potete dar via come il pane copie delle istruzioni né potete vendere gli oggetti realizzati secondo questo modello (o con modifiche non sostanziali). Tutti i diritti sono riservati!

Ma potete sempre chiedere l'autorizzazione dell'autrice per qualsiasi cosa abbiate bisogno ;)

Calze-base lavorate in piano
(Basic Flat Knit Sock)


By Audrey Bochantin

Questo modello di base è adatto a tutte le misure.

Viene lavorato in piano e poi cucito, non è lavorato in tondo come si usa di solito per le calze. La cucitura sarà su un lato della calza, ma se ben fatta risulterà invisibile.

Materiali:

Filato: a vostra scelta.
Ferri: un paio di normali ferri dritti, il numero dipende dal filato e dalla tensione del filo.
Campione: a maglia rasata, potete fare più campioni con un diverso numero di ferri, e scegliere quello che vi sembra più adatto. Contate quante maglie e quanti ferri ci sono in un quadrato di 10x10 cm.

Avvio:

Le maglie devono essere un multiplo di 4 più 2 (per esempio: 4 x 8 + 2 = 34, 4 x 10 + 2 = 42 ecc).
Per sapere quante maglie avviare, misurate la circonferenza che la calza deve avere, e calcolate il numero facendo la proporzione con il campione.

Gamba:

1° ferro: 2 dir, 2 rov, fino alla fine del ferro
2° ferro e successivi: passare la prima maglia, lavorare le maglie come si presentano (dritto su dritto, rovescio su rovescio).
Continuare fino a raggiungere la lunghezza voluta.

Caviglia:

A maglia rasata, da 0,5 a 2,5 cm a seconda della taglia, passando la prima maglia di ogni ferro (a dritto nei ferri a dritto, a rovescio nei ferri a rovescio).

Tallone:

Lavorate a ferri accorciati su metà delle maglie totali (la metà destra o la sinistra, a vostra scelta), finché restano da lavorare 1/4 delle maglie avviate. Finite di modellare a ferri accorciati.

Piede:

Continuare come per la caviglia, per la lunghezza del piede.

Punta:

Lavorate a ferri accorciati su metà delle maglie totali (dallo stesso lato del tallone) finché restano da lavorare 1/4 delle maglie avviate. Finite di modellare a ferri accorciati.

Finiture:

Cucite la punta a punto maglia e il lato a punto nascosto.


NOTE ALLA TRADUZIONE:

Per la spiegazione dei ferri accorciati e delle cuciture, al momento non posso aiutarvi.
Spero di poter rimediare, anche se ci vorrà tempo e pazienza...

venerdì 19 novembre 2010

Calzerotti!

Che non sono una via di mezzo tra un calzone e un panzerotto, purtroppo non si mangiano! E non sono nemmeno calze rotte, anzi, sono interissime, le ho appena fatte e sono nuove di pacca!

Avevo una bella lana, grossa, morbida e calda. Quella fotografata due post fa. Però troppo poca per farci un maglione. Troppo pelosa per farci un cappello, di sciarpe ne abbiamo già tante, uno scaldacollo per mia mamma non l'ha voluto, per dei guanti è troppo grossa, per un coprispalle è troppo pesante (e troppo poca, temo)... eppure volevo farci qualcosa, è troppo bella per lasciarla lì a marcire.
Quindi, a furia di pensare a scaldacollo e scaldamani e scalda-questo-e-quello, dopo tutte le altre parti del corpo ecco che sono arrivata agli scaldapiedi. In effetti a me farebbero comodo, dato che ho sempre le estremità gelate (anche il naso, ma è un'altra storia).

Pensavo che fare i calzini fosse difficile, e cercavo qualcosa più tipo pantofolina da lavorare in piano e poi cucire: coi ferri circolari che ho io (quelli col cavo rigido di nylon) riesco a fare la maglia rasata ma i punti elastici come l'avvio a tubolare e le coste no, mi si allargano nei punti in cui passa il "magic loop".
Invece ho trovato su Ravelry uno schema chiamato "basic flat knit socks", cioè "calze-base lavorate in piano". E poi ho scoperto che lo schema è gratis (anche se in inglese) e potete trovarlo non solo su Ravelry ma anche qui, sul blog dell'autrice. Ho appena chiesto il permesso di tradurlo, sapete, il copyright... Speriamo che mi risponda!

Sembrano guanti da forno per piedi!
Potevo anche fare la punta meno squadrata...
Questo schema presuppone che sappiate fare le "short rows", altrimenti detti "ferri accorciati". Niente panico, è solo un sistema per fare le pinces! Ah, mi capiscono solo le sarte e le altre sono nel panico peggio di prima? Uhm. Un sistema per "fare le gobbe" ad un lavoro a maglia, ok? Insomma, per modellare una sporgenza o un avvallamento. Tecnicamente non è difficile, un giorno ve lo spiegherò o troverò un ottimo video da segnalarvi. Magari in italiano.

E poi vanno cuciti, beh sì, ma in mancanza di ferri circolari adatti, e di ferri a due punte abbastanza grossi (il massimo che abbiamo in casa è il 6 e mi serviva almeno l'8, e di certo non li avrei comprati per poi non usarli più), direi che cucire è il meno!

Ebbene, ho fatto i calzettoni da notte alla caviglia perché temevo che non mi bastasse la lana, invece me la sono cavata con poco più di un terzo di quella che avevo! Circa un etto mi è bastato, ma badate bene che con una lana così grossa bastano pochi punti, la trama alla fin fine è piuttosto rada; con un'altra lana potrebbe servirne di più. Beh, ma a saperlo li facevo 10 cm più lunghi U_U

Questa foto mi fa venire in mente
quella del gatto spaparanzato con la lattina di birra XD
Oppure il mio fidanzato in poltrona ;)
Per l'uso che intendo farne non andranno lavati spesso (non ci cammino sul pavimento, non mi entrano nelle ciabatte, quelle rare volte che mi alzo di notte per andare in bagno posso anche levarmeli 5 minuti e poi rimetterli... e poi se ho i piedi gelati di certo non ci suderò dentro, e anche se fosse, se la sera prima di andare a nanna mi lavo e deodoro i piedi!) però ho il timore che una lana pelosetta come quella mi infeltrisca al primo lavaggio... Sigh!

Ora resta un problema: cosa ne faccio degli altri due etti di lana?
Comincio ad avere qualche ideuzza, ma date tempo al tempo ;)

giovedì 18 novembre 2010

Un ricamo dal passato...

Beh non è mica un ricamo di mia nonna, no, l'ho fatto io e non tanti anni fa, ma non è un lavoro nuovo appena sfornato, ecco.

Una cosa banale, intendiamoci, un nome su un asciugamano, ma mi ha dato soddisfazione per diversi motivi:
1) I quadretti del tessuto non erano quadrati per niente, e mi sono fatta da sola uno schema di proporzioni perfette invece di prendere uno schema già fatto e poi vedermelo deformato;
2) Il lavoro è fortemente personalizzato, nonostante la sua apparenza banale, perché il nome è scritto con la mia grafia (eh sì, le F le faccio così!). Come dire, c'è la mia firma! :D
3) Il retro ha solo passaggi di filo verticali (non è perfettissimo ma poco ci manca), e mi sono dannata per riuscirci ma ne è valsa la pena;
4) La madre del destinatario mi ha fatto i complienti giusto ieri, dicendomi "Mi dimentico sempre di dirtelo!" XD e questo è il motivo per cui vedete queste foto qui ora XD

Qualcuno di voi le avrà già viste nel forum di AbcHobby (da cui provengono, visto che non ho conservato gli originali) o da qualche altra parte nel web (avevo un blog che ho chiuso... e forse le ho messe in qualche gruppo su Facebook...)

Penso però che un'idea come questa sia sempre valida, non solo per gli asciugamani col nome ma per qualsiasi scritta personalizzata (tipo un grembiule con scritto "Posso grigliare anche te!" per l'amico che fa grigliate favolose ma guai ad avvicinarsi mentre cucina)...

Per fare la scritta con la propria grafia:
_ Procuratevi un foglio a quadretti (o a rettangolini con le stesse proporzioni dei rettangolini del tessuto, se non è a quadretti quadrati) e scrivete. Badate che se volete fare un ricamo grande TOT quadretti anche al vostra scritta occupi TOT quadretti sul foglio, tutto qui.
_ Prendete i colori (o la matita nera, se non avete fantasia) e colorate i quadrettini in cui passa la linea. Consiglio di colorare con qualcosa che si possa cancellare, in modo da poter correggere forme che "quadrettose" non stanno bene, anche se ricalcano la linea fedelmente.
_ Scegliete se fare una linea sottile, spessa, decorata, un contorno vuoto o pieno, una scritta con l'ombra... disegnate a piacere!

Un'idea in più: non è detto che il punto croce debba essere fatto su tela Aida o su lino a fili contati. Potreste usare un tessuto stampato a quadrettini o con qualsiasi disegno minuto e regolare. Basta che ci si possa immaginare una griglia da riempire, e il nostro foglio a quadretti farà il resto ;)

domenica 14 novembre 2010

Mi sono iscritta a Ravelry!


Ed è molto diverso da come lo immaginavo!
Ci sono un sacco di cose che forse non userò mai... Io cercavo solo dei lavori a maglia da fare, non un database avanzatissimo da pro-knitter, con tanto di community fiorente di mille forum (tanti anche in italiano!) e bla bla bla.
Me lo aspettavo più semplice e fruibile, anche da parte delle meno esperte in fatto di maglia (e di maglia via web). Lo credevo più spartano, strutturato in modo diverso, ed è stato un po' complesso per me capire come averci a che fare.

E io che volevo solo trovare un paio di schemi! Sigh! Non volevo diventare una pro-knitter! Mi son sentita costretta a frequentare altri siti di maglia solo per capire come sono strutturati e dove trovare le cose... soprattutto le istruzioni per i principianti! Ma non l'avranno vinta è_é continuerò a seguire i blog delle solite persone che fanno anche-tra-l'altro-un-po'-di maglia, e per il resto imparerò sui libri italiani o mi affiderò ai video di Yards Of Yarn (un blog di maglia che già conoscevo) e vaffambagno Ravelry è_é

Ripeto, Ravelry è bellissimo, stupendo, pieno di cose fantastiche... per chi le sa sfruttare. Il problema è che ci si deve fare un po' la pelle prima! A parte la lingua, bisogna smanettarci per un po' di tempo prima di coglierne le possibilità e le sfaccettature. Come capita quando ci si iscrive a Facebook, del resto. Infatti Facebook lo uso poco o niente, giusto per qualche necessità incombente, e lo stesso farò con Ravelry: c'è molto, troppo in più di quanto mi serva!

La sezione "personale", quella che contiene la lista dei lavori in corso, l'archivio delle lane e dei ferri che abbiamo in casa, dei progetti che si vorrebbero realizzare, oltre alla sezione più "community" che comprende messaggi personali tra utenti, partecipazione a gruppi e forum, segnalazione eventi, quella è fatta a mio parere molto bene.

Però quando entri nella sezione "patterns", alè, il caos! Qualsiasi tipo di suddivisione, anche solo tra maglia ed uncinetto o tra schemi gratis e a pagamento, è affidata allo strumento "cerca". La ricerca avanzata però è strutturata benissimo, ci sono un sacco di opzioni tra cui scegliere distinte in modo logico (e non è poco). Non solo per tipo di oggetto da realizzare, ma anche per tecnica costruttiva, per grossezza del filato, e altro... Ecco, l'unico modo per differenziare "spiegazioni di una data tecnica", "punti fantasia", "capi finiti" è ricorrere ai criteri di ricerca.

Peccato che, quando devi ricorrere ad una scelta con più criteri (esempio: maglia, gratis, abbigliamento, gambe/piedi, calze... e poi mi farebbe ancora scegliere tra calze alla coscia, al ginocchio, al polpaccio e alla caviglia) ogni volta che scegli qualcosa ti ricarica la pagina aggiornando la lista. Che perdita di tempo! Non puoi farmi scegliere tutti i criteri e poi cliccare "avvia ricerca" come fanno tutti gli altri? è_é Non è che io riesca a caricare le pagine alla velocità della luce, neh!

Vabbè, intanto vi posso dire che ho trovato quel che mi serviva per sfruttare la lana che vedete nella foto sopra (ne ho circa 3 gomitoli, un totale di 315 grammi, e dopo molta indecisione conto di farmici un paio di calzettoni per la notte), e poi vi racconterò delle mie peripezie prima di arrivare ai calzettoni finiti... XD

giovedì 11 novembre 2010

Riordino, recupero, butto...

È un periodo in cui non sto né bene né male, e non me la sento di fare nulla. Non sono nemmeno andata al picnic creativo perché... perché... non so perché!
Ma comincio ad essere stufa di questo "lasciarsi andare". Più che altro mi annoio terribilmente. E anche se la casa sta andando in malora, qualcosa dovrò pur fare...

Quindi ho messo un po' in ordine le cianfrusaglie che avevo in giro, materiale creativo e lavoretti mezzi fatti, e solo per quello ci ho messo una giornata. Per toglierli di mezzo, ho cominciato a fare qualche cosina...

Un cerchietto comprato ad 1€ al mercato, semplice ma un po' da star con la stellina di strass, che però si è staccata...

Pensavo di lisciare i punti di saldatura e poi trovare il sistema per tenere separati i due fili metallici, in modo da avere ancora un cerchietto a fascia larga. Infatti era il modo in cui si fissavano alla stella a tener largo il cerchietto, che assottigliato non mi piaceva più. Avevo già in mente una lavorazione laboriosa da sperimentare... Altrimenti avrei potuto semplicemente sostituire la stella con un fiore di feltro colorato o una rosa di raso nero, ma l'idea non mi stuzzicava.

Scartavetrando le saldature (e un po' di vernice circostante) è saltato fuori il color acciaio originale, che non mi dispiaceva. Ho continuato a grattar via tutta la vernice nera, e anche se così il cerchietto rimane sottile, almeno sulla mia capigliatura bruna spicca già abbastanza! Al che ho deciso di tenermelo così e pace...

Non so se gli aggiungerò mai una decorazione. Probabilmente un giorno mi stuferà e lo maneggerò di nuovo. Mi piace pensare che se il materiale è robusto un oggetto possa vivere più vite. Forse un giorno smetterà di essere un cerchietto e diventerà, che ne so? Una collana? Un paio di manici per una borsa? Mah?

Altro cerchietto recuperato, uno arrivato come omaggio in un baratto: c'era solo da incollare il nastrino interno e parte del rivestimento, che si erano staccati. Oppure toglierli del tutto, e ricoprire con qualcos'altro o usare un altro metodo di decorazione. Ma ho pensato: se è ancora in buono stato, perché buttare via il rivestimento vecchio?
Allora l'ho ri-incollato, e alla faccia della cura nei particolari mi si vede tutta la colla, pazienza, vorrà dire che me lo terrò per me, tanto quando lo si indossa la colla non si vede :P Devo fare ancora molta esperienza negli incollaggi :(
Ma poiché 'sta fantasia a stelline non mi piaceva granché, ho deciso che ci voleva un tocco in più. Ho preso un coccarda di nastro, accuratamente messa da parte quando mi si è rotto il mollettone per capelli su cui si trovava, e ho incollato pure quella. Ora è ancora più pacchiano, lo so, ma se abbiamo fatto trenta possiamo anche far trentuno, no? Così state sicuri che lo troverò abbastanza buffo (o ridicolo, a vostra scelta) da mettermelo in testa!

Ma mannaggia, devo aver cancellato per errore le foto... soprattutto quelle "prima della cura", le altre le posso rifare! Mannaggissima!

Intanto che ho sistemato due cerchietti, volevo dare una rinfrescata a quello che avevo recuperato riverniciandolo d'argento, vi ricordate? All'interno la vernice si era scrostata tutta e pensavo di pulirla via, e anche all'esterno si era rovinato. Ma mentre lo fregavo per bene, TAC! mi si è spezzato a metà! NOOO, era così comodo! Non sono riuscita ad incollarlo in modo efficace, o mi si staccava appena cercavo di metterlo in testa o avrei reso molto evidente la giuntura, quindi ho pensato: "Beh ne ho altri due! E poi questo ha già vissuto due volte" e l'ho buttato senza rimpianti nella raccolta differenziata della plastica ;)

Nel risistemare l'angolo dei lavoretti da fare/finire, è rimasta un sacco di roba. Qualcosa ho deciso che non lo farò/finirò mai, e me ne sono disfata o ho messo via il materiale pensando che forse un giorno servirà a realizzare qualche altro progetto diverso.
Poiché però non mi va né di ricamare né di rimettere mano alle collane, e tantomeno di rammendare o attaccare/sostituire bottoni o ricucire orli, ho deciso di darmi alla maglia. Tanto, anche lì ho un lavoro che avrei dovuto cominciare lo scorso inverno... XD
Ma di quello vi parlerò più avanti ;)

mercoledì 3 novembre 2010

"Picnic" Creativo... al chiuso!?

Visto che il clima di Novembre non è dei migliori per i picnic, stavolta ci accamperemo al chiuso, presso l'oratorio Don Bosco a Novegro di Segrate.

La data prevista è questa domenica, il 7 novembre 2010... scusate se non vi ho avvisato prima! >_< Col fatto che non ero sicura di partecipare ho lasciato la cosa in sospeso troppo a lungo! >_<

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