venerdì 29 novembre 2013

King Robert Baratheon

Ho finito finalmente uno dei pupazzini-regalo... eccolo qui, Re Robert Baratheon.

Ho trovato lo schema su Ravelry: questo è gratis, tutti gli altri personaggi della serie "Il trono di spade" ("Game of Thrones" in lingua originale) sono a pagamento. Ma penso che li comprerò... Dopotutto, con poco più di 20 euro (cifra che potrei spendere per un solo regalo) posso fare altri 10 amigurumi, e anche di più: basta infatti cambiare qualche dettaglio per avere questo o quel personaggio. Insomma, ho da fare regali per un bel po', visto che di certo non farei in tempo a finirli tutti per Natale! Credo che saranno i miei lavori da treno per il prossimo periodo... :D

L'unica cosa che veramente mi dispiace è che, non trovando una lana nera abbastanza simile alle altre, ne ho scelta una più fine messa quadrupla, che andava bene ed era perfetta per i capelli, ma... è blu. Sotto la luce elettrica sembrava nera, ora invece mi trovo una specie di orco Barbablù! Sigh sigh! T_T

Questa foto è stata scattata prima che gli sistemassi la barba,
ma i colori sono molto più realistici (sul mio monitor, almeno).
Non potendo fare la barba arruffata dividendo i fili (perché sono già divisi), ho dovuto arrangiarmi e fare la barba liscia, usando lo stesso procedimento dei capelli, ma con la lana messa soltanto in doppio e più fitta. Ho fatto la barba lunga perché sta meglio, infatti i baffi li ho tagliati e non sono il massimo :/

Bene, che altro posso dire? Avanti il prossimo...

mercoledì 27 novembre 2013

Periodo pre-natalizio

Purtroppo al momento non posso pubblicare nessuno dei miei lavoretti, perché sto preparando dei regali di Natale. Oh, non che i destinatari leggano questo blog, ma non si sa mai...
Più che altro, mi dispiace che i lavoretti che sto facendo siano sempre in attesa del tocco finale. Non so come fare con certe rifiniture, per cui anche se ci manca solo un pezzettino e penso "la foto la faccio dopo" in realtà i giorni passano e gli UFO aumentano!

Sto anche meditando cosa sferruzzare quando avrò finito queste cosine e avrò fatto il vestitino alla bambolina. Un paio di mezzi guanti per me? Un berretto per il moroso? (Ma tanto non lo mette... però gli servirebbe, in caso di bisogno indossa una orribile papalina bianca... male che vada gli posso fare una papalina nera o grigia, che gli starebbe meglio... però devo cercare una lana che non gli pizzica... e se provassi col cotone?) Oppure uno scialle con quel mohair che ho da parte? O un maglioncino con quella lana mélange grossa? Mi piacerebbe fare un berretto anche per me, o da regalare alla mamma di Stefano...

E poi devo pensare anche al packaging dei miei regalini. Di solito incarto con la normale carta da regalo, ma stavolta, chissà...

lunedì 11 novembre 2013

Mi han fatto un regalo...

Una dozzina di bobine di spighetta, setosa e lucente, che presumo essere di poliestere, come il raso o la coda di topo, dalla sensazione che danno al tatto. Sono quasi tutte usate, quale più quale meno, ma una nera ed una oro sono ancora cellofanate; una invece è di cotone cordonetto (n.11, c'è scritto sopra).

Me le hanno regalate dicendo che sono nastri per i pacchetti, ma ovviamente potrei usarle per fare qualsiasi cosa... poiché sono piuttosto sottili potrei anche lavorarle all'uncinetto, anche se mi ispirano di più da usare per delle collane... Voi avete dei suggerimenti?

Come sempre i colori delle foto sono falsati (quello qui sopra dovrebbe essere rosso, ma sembra quasi arancione), ma le condizioni di luce a casa mia sono quelle che sono, la macchinetta ha un bilanciamento del bianco che te lo raccomando, e francamente non ho voglia di perdere mezz'ora per sistemare sfondo e luci ogni volta che scatto una foto... ;_;

venerdì 8 novembre 2013

Simpatica e carina, è una bambolina...

(Uo-o-o-Ransie...)
Prima di ricamarle la faccia, mi ricordava molto la ragazzina-vampiro dei cartoni animati, per via della pettinatura. Poi ho cominciato a tirare qualche punto a occhio, qui ci va il naso, gli occhi saranno all'incirca qui, la bocca qua... Poi con qualche altro punto ho completato la faccina, che era praticamente già fatta. Pensavo di fare un lavoro più di fino per il volto, invece l'ho lasciato così.

Dopo un po' la riguardo, e mi accorgo che... ho ricamato la faccina felice! °o° Dev'essere proprio radicata in me fino all'inconscio ^^" Solo che mi sembra che la faccia sia troppo piccola rispetto alla dimensione della testa... ma per ora la lascerò così.

L'unico problema adesso è la sua nudità! Ho già scavato tra i gomitolini degli avanzi, per trovare qualcosa di adatto per farle un vestitino. Mi piace una certa lana azzurra, ma il gomitolino è piccolo, spero che basti...

martedì 5 novembre 2013

Handmade, un po' come il jazz!

Molte volte ho pensato che, quando si canta in un coro o si suona in un'orchestra, il risultato è buono se tutti fanno la stessa identica cosa. Non solo andare a ritmo, ma anche se si vuole aggiungere un "effetto speciale" (far risuonare una nota, dare enfasi ad una parola più che ad un'altra) lo devono fare tutti insieme. Se ognuno fa a modo suo esce un paciugo!
Invece, quando si canta o suona come solisti, il bello è proprio quel margine di imperfezione: le piccole diversità tra una persona e l'altra sono ciò che differenzia lo stile di ognuno. Un'esecuzione accademicamente perfetta sarebbe molto fredda e priva di personalità!

Qualcosa di simile accade tra gli oggetti che usiamo tutti i giorni. Tra i prodotti in serie la difformità dallo standard è un difetto, mentre tra quelli realizzati a mano l'imperfezione attesta che, appunto, non siamo macchine: meno precisi ed efficienti, ma dotati di sentimento.

Nel lavoro manuale come nella musica ci sono tuttavia stili più classici e rigorosi, per i quali si cerca la rifinitura di alta classe e la più grande perfezione possibile, e generi che lasciano maggior spazio all'interpretazione, all'improvvisazione, per i quali il bello è l'unicità della performance.
Come dire, la differenza tra la musica classica ed il jazz è la stessa che passa tra il ricamo d'alta scuola e l'uncinetto freeform... Che poi, mica ci si improvvisa jazzisti, così come il freeform non è alla portata di tutti!

Quindi, voi siete più della scuola "quando disegno una linea a trattini, devono assolutamente essere tutti identici tra loro e spaziati in modo perfettamente uniforme" oppure appartenete al genere "se è fatto col cuore è bello in ogni caso"?

Per me vale piuttosto "l'imperfezione è nulla senza controllo"... cioè un conto è l'imprecisione che dà carattere, un altro è proprio l'erroraccio!
E questo in ogni campo...