martedì 28 dicembre 2010

Uhmmm...

Non posto da un po'...
Eppure qualcosa sto facendo. Qualcosa di interessante mi capita. Solo che non l'ho scritto qui...
Uff! E poiché sono pigra non recupererò mai gli arretrati.
Anche perché... preferisco guardare avanti con ottimismo!
Con disperazione!
No, ottimismo!
Ci sarà da lavorare... e sono così pigra che non ne ho voglia, davvero...
Ma non si ottiene niente per niente, giusto? ;)
E quindi, uff, all'opera!
(E speriamo in bene!)

domenica 19 dicembre 2010

Ma se sono babbaccia!

E mi ero preoccupata tanto e l'ho fatta tanto lunga... e invece i miei guanti erano davvero nella borsa! Eh, vedi che ci ero stata attenta! Sto cercando in tutti i modi di non perdere più nulla, o per lo meno di non lasciare le cose in giro mentre sono in viaggio... Erano solo sepolti sotto una marea di cose e non li trovavo, ma ci sono ancora!

Oggi giornata di ritrovamenti: anche mio fratello ha ritrovato nella sua borsa le chiavi di casa che non trovava da giorni! Cos'è, oggi è il Natale delle borse? O oggi si festeggia il loro santo protettore, come a Santa Lucia? Oggi in ogni borsa si trova un regalo! Provate a frugare bene anche nelle vostre, svuotatele per bene e ci troverete le cose più inaspettate! :D

Ieri, presa più dalla delusione di non aver fatto abbastanza attenzione che da tutto il resto, non vi ho raccontato dove sono stata: a Le Carrousel! Non c'era Elisabetta, che avrei rivisto volentieri, ma mi sono divertita un mondo lo stesso! Sono andata con Graziella e suo figlio Filippo (grazie per avermi accompagnata!), ma il piccino si aspettava chissà cosa ed invece è rimasto deluso... lì ero io la bambina che girava tra le bancarelle con gli occhi pieni di stelline (leggi: luccicanti) e la bocca spalancata, così: *O* davanti a tutte quelle meraviglie, e toccava dappertutto e chiedeva a tutti XD

Ad un certo punto è successa una cosa del tipo: "Di cosa sono fatti questi vasi?" e indicandone uno lo tocco inavvertitamente. Quello si mette ad ondeggiare e io penso "ecco, ho fatto il danno... eppure l'ho sfiorato appena..." e invece sono fatti di silicone! Ecco perché ondeggiava in quel modo! E la creatrice, Raffaella Bandera (una ragazza simpaticissima), mi fa: "E il bello è che li puoi sbattere per terra e non si fanno niente!" Fantastico! E poi... ondeggia come un budino! Continuavo a toccarlo per farlo budineggiare! (Lo so che a 32 anni non dovrei farlo più, ma è troppo buffo... un vaso gommoso...)

Poi sono andata per comprare quei deliziosi cioccolatini emotivici che avevo già assaggiato in una precedente edizione di "Il frutto dell'ingegno" (altra mostra-mercato che vi consiglio), ho sfogliato il libro di racconti-ricette-e-molto-di-più scritto dalla maitresse chocolatière (si dirà così, il femminile di "maitre chocolatier"?), un altro libro di ricette lì a fianco e un libricino di ricette natalizie che mi ha folgorato! È scritto a mano! Cioè, veramente sono copie stampate di un manoscritto, ma lo vedi come un quadernino a righe, scritto in corsivo, con i disegnini a matita colorata, qualche correzione e asterisco e anche qualche macchia qui e là... Meraviglioso! Mi ricorda troppo il quadernino della nonna! Costa 10 euro e l'ho comprato! Poi leggendolo mi sono resa conto che ci sono sopra quattro menù dall'antipasto al dolce e che ben difficilmente realizzerò quelle ricette, il libricino è piccolo e a mente fredda non avrei certo affrontato la spesa per poi non usarlo. Ma sono stata fulminata e l'ho preso d'impulso... e adesso alla mamma del fidanzato cosa regalo, che ho scordato di comprarle i cioccolatini? Il libro di ricette? Ne ha tanti e so che le piacciono... e poi posso sempre farmelo riprestare più avanti ;)

Poi ho visto il banco di Amano, dove mi hanno colpita dei meravigliosi bottoni, e una versione inusuale del gioco della dama, e un domino di cui... mi piaceva da matti la scatola! Io volevo la scatola, di legno dipinto con una tecnica a schizzo che mi ricorda i fogli di carta marmorizzata che faccio io (che schizzo il colore sull'acqua e poi lo stampo sulla carta) ma non le vendono separatamente... Allora dovrò farmela io! è_é

E poi, e poi... se vi descrivessi tutto non finirei più! Aaaahhh quante cose carine, insolite, geniali, e ben fatte! Ero ammiratissima... oooohhhh, e questo cos'è? Oooooh, e questo di cosa è fatto? Oooooh, ma questo come si fa? E come al solito provo tutto e non compro niente! Però stavolta qualcosa mi sono portata a casa... Anche se è l'unica che non ho osservato con attenzione prima! XD

sabato 18 dicembre 2010

Ho perso i miei guantini T__T

Niente di grave, tutti gli anni perdo un paio di guanti.
Avendo la testa per aria, facilmente mi dimentico in giro qualcosa; ormai è un pezzo che non perdo più un ombrello, ma coi guanti, accidenti, mi capita ancora... Di solito mi autopunisco evitando di portare guanti per il resto dell'inverno ma, ahimé, stavolta mi è capitato all'inizio della stagione...

Quello che è grave è che erano i MIEI GUANTINI, quelli che mi sono fatta da sola l'inverno scorso, quelli verde-spettacolo, vi ricordate? Questi qui!

E dire che ci tenevo... Ero convinta di averli messi dentro la borsa... Fatto sta che scendo dal treno a Bovisa, mentre cambio binario li cerco nella borsa e... non ci sono. Come non ci sono? Fruga fruga, eh no, non ci sono! Torno a cercarli sul treno? Non farò mai in tempo a scendere prima che riparta, anzi, guarda là, se n'è già andato! Telefono all'ufficio oggetti smarriti? Mi hanno già ritrovato l'ombrello una volta... Uhm, ma forse qualcuno se li acchiapperà prima che possano controllare... oltretutto non mi ricordo in che carrozza ero seduta! Mo' che mi frugano tutto il treno... per un paio di guanti...

Forse quando li ho tolti non li ho infilati bene dentro la borsa, forse ce li ho solo appoggiati sopra e mi sono caduti U_U Forse ce li avevo sulle ginocchia e mi sono scivolati giù quando mi sono alzata... Mannaggia!

Che dire? Spero almeno che chiunque li trovi li apprezzerà e li userà! Non me li buttate in pattumiera... sigh... ci tenevo... é_è Spero che qualcuno li veda e pensi "Oh, figo! Guanti gratis!", e se li tenga! Sono anche in buono stato! Magari potessero rendersi ancora utili...

E quindi ora me ne devo fare un altro paio è_é
Nel frattempo non sono rimasta senza, mia madre me ne aveva comprati tre paia (nero, fucsia e bordeaux) e userò quelli... anche se sono i classici guanti con le dita ed il mio anello di fidanzamento ci sta sotto a fatica: a me piacciono che calzino come un guanto, i guanti, che siano aderenti!
Per cui mi troverei più comoda con un altro paio di manopole/moffole... magari stavolta li faccio coi ferri circolari... e/o con una treccia... e se li facessi col gufo? Però non ho intenzione di ricomprare lo stesso filato e userò quel che c'è in casa, quindi si apre il toto-gomitolo! Per decidere il colore aspetterò di vedere cosa mi offrono i regali di Natale, non si sa mai che ci sia dentro qualche accessorio con cui abbinarli... ;)

domenica 12 dicembre 2010

Io e l'inglese

L'inglese l'ho studiato alle superiori. O meglio, avrei dovuto. Alle medie no, avevo fatto francese, e andavo bene, pure. Ma, che è o che non è, ero ostile alla prof di inglese, ai suoi metodi di insegnamento e di fatto non mi ci impegnavo nemmeno più di tanto.

L'inglese l'ho imparato da mio fratello, più o meno. Lui invece va matto per l'inglese, lo sa e lo usa. Io qualcosa ricordo dalle superiori, qualcosa me lo insegna lui, qualcosa lo imparo nella vita di tutti i giorni.

Un po' dai termini che riguardano il computer, un po' dagli slogan pubblicitari, un po' dai cartelli in quattro lingue sui mezzi pubblici (Attenzione! Pericolo! Vietato questo e quello!), un po' dalle etichette delle confezioni (tipo il retro dello shampoo o gli ingredienti dei cibi... io li leggo!), un po' dalle canzoni o anche solo dai loro titoli...

Poi un po' lo imparicchio anche dai tutorial in inglese di cui più che altro guardo le figure, e quando dalla figura ho capito com'è la faccenda allora guardo anche come si dice in inglese "fai così, fai cosà". Parlo dei tutorial fotografici... coi video è molto più difficile! Del parlato non capisco una cicca!

Ad un certo punto mi sono iscritta ad un sito di maglia in inglese; poi, per scaricare un tutorial ho dovuto registrarmi ad un altro sito americano, il quale mi manda newsletter quotidiane...
Un altro le ignorerebbe, ma... perchè no? Posso provare a capire e magari imparare qualcosa... E così mi traduco le newsletter del sito XD Anzi, non contenta, dato che con lo stesso username e password posso accedere a diversi siti che parlano di maglia, uncinetto, bigiotteria, cucito e simili, mi sono iscritta ad un altro paio di newsletter che mi interessano... XD

Dopotutto, se imparo un po' la lingua, non è detto che io poi sappia parlare solo di arti femminili: le strutture grammaticali son sempre quelle! (intanto sto imparando un sacco di espressioni pubblicitarie...)

martedì 7 dicembre 2010

Produco produco (o anche no)

Avrò scritto forse un centinaio di auguri natalizi per conto dell'asilo di Schignano, a tutti i soci e simpatizzanti (i bigliettini però li avevano fatti i bambini con le maestre, eh!). Non che la mia grafia sia eccelsa, però ho usato un paio di trucchetti per renderli più carini nonostante tutto ;)

Uno: la scritta centrata. Sul computer è facile, mentre a mano mi ha richiesto un po' di prove su un foglio a parte per vedere quando andare a capo e quanto spazio occupa una certa parola (mediamente). Poi non è mica facile, qualche volta scrivi un po' più largo o un po' più stretto, non ho mai avuto una scrittura uniforme e regolare... anche se grazie al cielo la mia grafia è abbastanza leggibile.

Due: scrivere "Buone Feste" in doppio, oro e nero. Se lo scrivo solo in nero è banale, se lo scrivo solo in oro, sul rosso, si vede perfettamente sotto la luce elettrica ma sotto la luce naturale non si legge un tubo. Magia dei pigmenti... anche il trucco fa lo stesso scherzo! Ma questa è un'altra storia...
I primi biglietti li avevo scritti in oro e avevo fatto poi una specie di ombra con la biro nera, tecnica che uso spesso perché mi piace. Ma ci voleva troppo tempo e non rendeva bene. Allora ho cominciato a scrivere tutto in nero, e poi riscrivere in oro un po' più in alto a sinistra, cercando di seguire i contorni (cosa non proprio facile e immediata). Essendo il color oro coprente, parti della scritta nera vengono coperte e l'effetto ombreggiatura è molto simile. Chi fa grafica col computer conosce il sistema XD La precisione è un optional, ma per un biglietto da parte di bambini e staff dell'asilo va bene così...

Beh sono andati bene... dopotutto non è che si pretendesse un lavoro da calligrafo, è uscito molto meglio di quanto si aspettassero e non ci è voluto un granché, solo scrivere!

Più avanti vi aggiornerò su altri esperimenti falliti e un lavoro a maglia finito... anche se non so quanto sia ben riuscito :/

giovedì 2 dicembre 2010

Cosa sto facendo?

Ecco qua.
Campioni.

Ve la faccio lunga, badate bene, per un motivo preciso: perché sono convinta di non essere la sola a vivere certe frustrazioni.
Chi compra solo materiali di alta qualità e solo in base al progetto che ha in mente di realizzare, salti questo post. Arrivederci alla prossima! ^__^
Chi invece usa quel che si trova in casa, quel che riesce a riciclare o quel che gli rifilano, o acquista d'impulso solo perché gli piace il colore o approfitta di una svendita, ecco, costoro mi capiranno.

Ho in casa una rocca di lana azzurro-turchese, un bel colore pugno-in-un-occhio. Finissima. Del tipo che si usa industrialmente per fare i tessuti a maglia che poi andranno tagliati e cuciti, oppure del tipo che si lavora a macchina per farne golfettini leggeri. Ma la mia macchina da maglieria "casalinga" è fatta per lavorare lane di medio peso, non fa punti abbastanza piccoli per quel tipo di lana, sottile come un filo da ricamo o un cotone da pizzi.

Allora ho pensato: la metto doppia, tripla, quadrupla, n-pla... e comincio a far su gomitolini (a mano perché non ho in casa nemmeno un avvolgitore e quello di mia mamma è talmente usurato che fa cilecca U_U )
Dopo il secondo gomitolino ero già stufa, e ho pensato di fare un bel mélange con un altro filo più spesso: avevo scovato un gomitolino di filo avanzato, evidentemente proveniente da qualcosa di disfatto, di un color petrolio bellissimo ma un po' spento. Volendo fare qualcosa di piccolo, mi sarebbe bastato.
Dunque: due gomitolini, la rocca, il filo aggiunto che è più spesso, ci siamo: arriviamo ad uno spessore decente.

Che ferri uso? Essendo principiante e non avendo ancora occhio, ho fatto qualche prova. Metto su una trentina di punti su ferri del due e mezzo e comincio a lavorare a maglia rasata. Dopo 6-8 righe mi rendo conto che è troppo compatto. Vado avanti con dei ferri n.3: altre 8 righe e mi sembra vada molto meglio, penso che sia adatto. Ma per precauzione voglio provare anche con i ferri del 3 e mezzo: mi sembra molto più facile, il lavoro è più scorrevole, ma la trama mi pare un po' troppo rada.
Bene, vada per il 3.

Disfo tutto e comincio a lavorare a grana di riso doppia (1° e 2° ferro: 2 diritti, 2 rovesci; 3° e 4° ferro: 2 rovesci, 2 diritti, insomma una specie di coste 2/2 scambiata ogni due ferri, esce un disegno a piccoli quadrettini). Ma il lavoro non mi soddisfa, non è elastico come pensavo, poi è un po' troppo ruvido, non so, non mi piace... Disfo tutto e rimando a giorni migliori.
Però intanto faccio su il gomitolo! Prima stavo usando due gomitolini e la rocca di turchese più il gomitolino color petrolio, cioè ho preso 4 fili da 4 gomitoli diversi e li tenevo in mano insieme man mano che lavoravo. Ma disfando il lavoro, piuttosto che ridividere i 4 fili ho ben pensato di tenere com'era il filo già lavorato, di farne un gomitolo (a dire il vero l'ho avvolto su un tubo di cartone) e di mettere insieme i 4 capi per la restante lunghezza del filo.

Dopo qualche giorno, mi viene voglia di riprovarci: quel colore, quel mélange, mi piace troppo per lasciarlo lì. Inoltre mi ero fatta nel frattempo un'idea più chiara del modello da realizzare. Allora rifaccio un campione a grana di riso doppia, però proviamo coi ferri da 3,5 mm, che sono più comodi e il punto resta un po' più elastico. Ma non va, non va... forse devo cambiare punto, questo non è adatto. Tanto per non complicarci la vita, proviamo con la maglia rasata: sarà banale ma in genere coi mélange è la scelta più azzeccata, perché i punti elaborati o in rilievo si perdono un po', e poi così metto in risalto il filato e non il punto.

Ed eccomi qui, con questo campione che mi scontenta ancora... il filato è un po' difficile da lavorare e vado pianissimo, ma soprattutto la consistenza non va, non va... è un po' troppo ruvido e rigido, e poi a seconda che nel punto si affacci un filo o l'altro cambia non solo il colore ma anche la morbidezza/ruvidezza al tatto... Eppure il colore mi piace da morire, sarebbe uno spreco non usarlo...
Sono così indecisa! Lo disfo?

Forse quel tipo di filo sarebbe più adatto per un lavoro all'uncinetto, che di suo è più consistente e meno elastico del lavoro a maglia. Però l'uncinetto "rende" meno, nel senso che ci vuole più filo per un lavoro della stessa dimensione di quello a maglia, e io ho un gomitolino piccino. Cosa ne farò?

E soprattutto: mi deciderò prima su un lavoro alternativo che sfrutti quel filato, o mi deciderò prima ad usare un altro filato per fare quello stesso lavoro?
Intanto ho già in mente di usare la lana marrone dei calzerotti e del set per capelli per fare un'altra cosa, ma per quella ho bisogno di un po' di tempo e di serenità... il che significa dopo questo fine settimana, e forse anche dopo il ponte! Poi vi farò sapere ;)

mercoledì 1 dicembre 2010

Le rane fan cra-cra

In italiano, per lo meno. In inglese fanno "rip it, rip it".

Che le rane facciano un verso del genere posso capire: quando giocavamo a Frogger, la rana faceva qualcosa come "rrribi, rrribi", e noi per gioco dicevamo "orribil, orribil"!

E un gioco simile fa chi lavora a maglia, quando si accorge di un errore che non si può più correggere o di avere calcolato male le misure: non resta altro che disfare e rifare. "Rip it, rip it", fa la rana, che tradotto significa "strappalo, strappalo"! Tira, tira il filo finché non si disfa tutto! E così tra un cra-cra e l'altro il lavoro viene riportato al punto in cui non c'era l'errore, o addirittura allo stato iniziale di gomitolo.

Quindi, un lavoro a maglia o all'uncinetto è "frogged" (cioè "ranato") quando è disfatto, per ricominciarlo o perché abbiamo deciso di metterci una pietra sopra e riciclare il filo per fare qualcos'altro :)

D'ora in avanti, nel mio continuo fare e disfare campioni, disfare e rifare per rimediare a continui errori (ma imparerò!) penserò a tutte le volte che a Frogger una macchina mi spiattellava e mi costringeva a ricominciare il quadro daccapo...
RIP IT! RIP IT!

Che poi "RIP" sta sulle lapidi per "Rest In Peace", riposa in pace... oh povera rana e povero lavoro a maglia! Che il Signore li abbia in gloria! Amen!

lunedì 29 novembre 2010

E questo chi me lo spiega?

Ed eccoci giunti alla nuova puntata della serie: "D-chan l'artesana"!
Riassunto della puntata precedente: D-chan ha promesso di raccontare come ha fatto il set per capelli (ma non solo), e se capite la spiegazione buon per voi che riuscirete a fare una roba simile.

La fascia: questa è facile. Lana bella grossa e ferri del 10 (quella dei calzettoni, il campione a maglia rasata era 10x10 cm = 9 maglie e 12 ferri). Ho messo su 6 punti con lana di scarto, ho fatto un paio di righe a maglia rasata, e poi ho cominciato a lavorare con la lana giusta. 3 ferri a dritto, 3 a rovescio, 3 a dritto, 3 a rovescio in modo da ottenere una specie di "sciarpina" larga 5-6 cm e lunga, tirata, quanto un'altra fascia per capelli tirata. Il fatto è che il punto con questa costina in rilievo è piuttosto elastico, e si allunga un bel po' in altezza, quindi finita sembra piccola, ma io devo sapere se poi mi tiene bene i capelli o mi scivola giù dalla testa. Quindi ho tirato. Bene, arrivati alla lunghezza giusta non ho intrecciato le maglie, ho solo sfilato via il ferro e tolto il filato di scarto e ho cucito a punto maglia la cima con il fondo. La cucitura è invisibile tanto da dritto che da rovescio, solo il fissaggio dei fili da rovescio si vede. Comunque niente spessore, niente elastici, solo un anello di maglia. Comodo, no?

La spilla e le mollette: Anche queste sono fatte a maglia! Cominciamo dalla molletta piccola. Ho preso un ferro del 10 e ho avviato 6 maglie, molto strette, tirando bene i due capi del filo ad ogni maglia. Ho avviato con il sistema che in inglese si chiama "long tail cast on" e che su un libro di maglia che ho in casa si chiama "avvio ad asola semplice" e su un altro "avvio ad un ferro". Poi ho fatto un nodo con i due capi del filo, stringendolo bene, alla base dell'ultima maglia. Ho sfilato le 6 maglie dal ferro, ho tagliato il filo del gomitolo e l'ho infilato in un ago da lana. Ogni maglia ora si presenta come un occhiello stretto alla base da un nodino, e del nodino si vede sul dritto solo un filo in orizzontale. Per unire l'ultima maglia alla prima e chiudere il cerchio, ho introdotto l'ago dall'alto verso il basso (dalla parte con l'occhiello verso la parte senza occhiello) sotto a tale filo orizzontale nella prima maglia, facendo uscire l'ago ancora sul dritto del lavoro, e ho tirato il filo. Poi ho pasticciato un po', aggiungendo un altro petalo perché mi sembrava che "rimanesse il buco" tra due petali vicini e non riuscivo a sistemarlo altrimenti, e ho fissato il filo sul rovescio.

La molletta più ricca è fatta allo stesso modo, avviando 6 maglie su un ferro, annodando i due capi del filo e sfilando le maglie dal ferro. Ho chiuso il cerchio come prima, poi ho ripetuto il passaggio dell'ago nel nodino alla base della seconda maglia, ma stavolta senza tirare tutto il filo, in modo da lasciare un piccolo occhiello. Ho continuato passando il filo nel nodino e facendo un occhiello per ogni maglia fino a tornare alla prima. Poi mi sono accorta che anche qui sembrava che mancasse un petalo e ho rimediato ^^" e ho finito facendo uscire il filo sul dritto del lavoro, al centro, e tagliandolo in modo che si sfrangiasse e facesse un po' come i pistilli del fiore.

La spilla è del tutto analoga, solo che ho avviato 8 punti tenendo i due ferri insieme. Cioè, tenendo i due ferri paralleli ed uniti, con le punte rivolte dalla stessa parte, li ho messi insieme sotto l'ascella e ho avviato i punti come se fossero un solo ferro grosso il doppio. Quando ho sfilato i ferri mi sono trovata con degli occhielli più lunghi, tutto qui. Poi ho pasticciato molto di più con l'ago per arricchire un po' la forma, dato che mi era venuta un po' storta, ma alla fine mi è andata bene perché avevo una base ovale e anche se il fiore è un po' ovale pure lui pazienza XD

Ho preso le forcine, le ho aperte e ho fatto passare il ferretto superiore attraverso i punti sul rovescio del fiore, quindi ho fissato le estremità del filo e il fiore alla molletta con dei piccoli punti di cucito con lana da rammendo. La spilla invece è semplicemente incollata ad una base metallica già pronta.

Ok... se ci avete capito qualcosa, e avete una lana grossa, perché non provare? ;)

domenica 28 novembre 2010

€_€

Che è la versione europea di $_$
Oh, avanti, tutti avete presente la faccia di chi pensa di guadagnare un sacco di soldi, no?

Io non guadagnerò granché, in quanto, molto più modestamente, ho solo messo in vendita il mio primo articolo ^///^ (oppure @'.'@ per fare una faccina alla Uapa... adoro le faccine di Uapa!)

Si tratta di una roba pensata come set per capelli: una fascia, un paio di mollettine a forcina, una spilla (da attaccare alla fascia come decorazione, o anche no).
Ovviamente ho anche pensato ad un sacco di usi alternativi: la fascia usata come sciarpina scaldacollo, ma è un po' larga, allora posso aggiustarla stringendola con la spilla, beh così sembra più un colletto o una strana collana... Le mollettine quando hai la fascia in testa non servono a molto, e allora dove le attacchi? Alla fascia per farla un po' più fiorellosa! Oppure puoi anche non metterle in testa ma sul vestito con la spilla, pinzandole sulla scollatura, al taschino, al bavero della giacca o a un qualsiasi risvolto, o anche infilarle attraverso le maglie del maglione... E perché limitarsi al vestiario? La spilla può essere applicata ovunque, lo sapete, ma anche una forcina può servire come clip per trattenere i fogli a mo' di graffetta, o perfino come segnalibro! E se la mettete sul lato invece che in alto, vi segna perfino a che riga siete arrivati ;)

Il tutto in vendita nel mio negozio su Artesanum. Anche se per ora c'è in vendita solo quello @'.'@
Oh! Il mio negozio si chiama "La faccina felice"... chissà perchè! XD

Il mio negozio su artesanum
Sia chiaro: non ho smesso di credere nel baratto come mezzo di scambio.
Solo che non è l'unico, e al momento per me è poco praticabile, soprattutto a distanza. Vedersi di persona con gli oggetti in mano o parlarsi per telefono sarebbe molto più semplice di una contrattazione via sito...
Il denaro è molto più pratico, e ho deciso che per un po' ne approfitterò ;)

E poi, c'è comunque il desiderio di venire in contatto con un mondo più vasto, di mettersi alla prova, di sperimentare se la mia idea può interessare anche altri, se il mio stile è accattivante...
Però devo attrezzarmi per fare delle foto decenti, così proprio non va bene!

Perché ho scelto Artesanum e non un altro posto?
Per diversi motivi, e se vi sto a spiegare quali comincio a filosofeggiare e faccio notte XD
Ci sono anche diversi motivi per cui Artesanum non mi piace, ma che ci posso fare, nessuno è perfetto ^^"

In un prossimo post vi racconterò come ho realizzato queste cosine... perché no photos, no tutorial! Riusciranno i nostri eroi a capire le spiegazioni a parole di D-chan? E se la comprensione totale è impresa impossibile anche per i migliori, potranno i prodi con solo un'approssimativa guida giungere al risultato sperato?
Lo scopriremo nella prossima puntata di "D-chan l'artesana", dal titolo: "E questo chi me lo spiega?"

venerdì 26 novembre 2010

Nevica!

Mi sembra un po' presto, visto che a Milano (e dintorni) in genere la neve non si vede prima di Sant'Ambrogio. Per i non milanesi: Sant'Ambrogio è il 7 dicembre, il giorno prima dell'Immacolata. Essendo il patrono di Milano, da noi è festa e abbiamo la scusa per fare il ponte anche quando voi non lo fareste... beh, se non capita nel weekend, si intende ^^"
Dicevo, in genere deve arrivare dicembre e passare almeno una settimana, per vedere la prima neve qui. Ma dovrei essere contenta, visto che "sotto la pioggia fame, sotto la neve pane". Peccato che qui non si viva più sui campi ma sull'asfalto, e bastano pochi centimetri di neve per mandare a pallino tutta la viabilità... Senza contare che per i pedoni la neve diventa subito una melma fangosa, nera e invadente, oppure uno strato di ghiaccio gibboso sul quale è un'impresa camminare. Quando non diventa un cumulo che ti impedisce il passaggio sul marciapiede, voglio dire.
Però va beh, guardiamo fuori dalla finestra la neve che ci imbianca il piccolissimo giardino, e gli uccellini che cinguettando passano da un ramo all'altro dell'albero di cachi del vicino, e pensiamo che l'inverno è bellissimo... almeno da questo lato della casa XD

Ma... vedo solo un paio di uccellini in cima alla foto...
Saranno scappati quando ho aperto la finestra, o voi avete la vista più acuta di me?
(fate clic sull'immagine per vederla meglio)
Dal vivo li distinguo benissimo perché si muovono :P

La prossima volta che vado dal mio ragazzo, visto che ci fermiamo sempre al bar, prenderò la cioccolata coi biscottini, altro che aperitivo!

domenica 21 novembre 2010

Schema: Calze-base lavorate in piano (Basic Flat Knit Socks) by Audrey Bochantin

Ecco lo schema in italiano! Ora faccio anche la traduttrice, pensa un po' ^^"

Ho fatto qualche modifica nella parte iniziale, per rendere più comprensibili alle principianti (spero) alcuni concetti fondamentali; però il modello è quello!

Molti ringraziamenti all'autrice, Audrey Bochantin, sia per avere scritto e messo a disposizione gratis lo schema, sia per avere dato il consenso alla traduzione! Thank you! ♥

Occhio! Potete stampare tutte le copie che volete di questo schema e realizzare quante calze volete, ma non potete dar via come il pane copie delle istruzioni né potete vendere gli oggetti realizzati secondo questo modello (o con modifiche non sostanziali). Tutti i diritti sono riservati!

Ma potete sempre chiedere l'autorizzazione dell'autrice per qualsiasi cosa abbiate bisogno ;)

Calze-base lavorate in piano
(Basic Flat Knit Sock)


By Audrey Bochantin

Questo modello di base è adatto a tutte le misure.

Viene lavorato in piano e poi cucito, non è lavorato in tondo come si usa di solito per le calze. La cucitura sarà su un lato della calza, ma se ben fatta risulterà invisibile.

Materiali:

Filato: a vostra scelta.
Ferri: un paio di normali ferri dritti, il numero dipende dal filato e dalla tensione del filo.
Campione: a maglia rasata, potete fare più campioni con un diverso numero di ferri, e scegliere quello che vi sembra più adatto. Contate quante maglie e quanti ferri ci sono in un quadrato di 10x10 cm.

Avvio:

Le maglie devono essere un multiplo di 4 più 2 (per esempio: 4 x 8 + 2 = 34, 4 x 10 + 2 = 42 ecc).
Per sapere quante maglie avviare, misurate la circonferenza che la calza deve avere, e calcolate il numero facendo la proporzione con il campione.

Gamba:

1° ferro: 2 dir, 2 rov, fino alla fine del ferro
2° ferro e successivi: passare la prima maglia, lavorare le maglie come si presentano (dritto su dritto, rovescio su rovescio).
Continuare fino a raggiungere la lunghezza voluta.

Caviglia:

A maglia rasata, da 0,5 a 2,5 cm a seconda della taglia, passando la prima maglia di ogni ferro (a dritto nei ferri a dritto, a rovescio nei ferri a rovescio).

Tallone:

Lavorate a ferri accorciati su metà delle maglie totali (la metà destra o la sinistra, a vostra scelta), finché restano da lavorare 1/4 delle maglie avviate. Finite di modellare a ferri accorciati.

Piede:

Continuare come per la caviglia, per la lunghezza del piede.

Punta:

Lavorate a ferri accorciati su metà delle maglie totali (dallo stesso lato del tallone) finché restano da lavorare 1/4 delle maglie avviate. Finite di modellare a ferri accorciati.

Finiture:

Cucite la punta a punto maglia e il lato a punto nascosto.


NOTE ALLA TRADUZIONE:

Per la spiegazione dei ferri accorciati e delle cuciture, al momento non posso aiutarvi.
Spero di poter rimediare, anche se ci vorrà tempo e pazienza...

venerdì 19 novembre 2010

Calzerotti!

Che non sono una via di mezzo tra un calzone e un panzerotto, purtroppo non si mangiano! E non sono nemmeno calze rotte, anzi, sono interissime, le ho appena fatte e sono nuove di pacca!

Avevo una bella lana, grossa, morbida e calda. Quella fotografata due post fa. Però troppo poca per farci un maglione. Troppo pelosa per farci un cappello, di sciarpe ne abbiamo già tante, uno scaldacollo per mia mamma non l'ha voluto, per dei guanti è troppo grossa, per un coprispalle è troppo pesante (e troppo poca, temo)... eppure volevo farci qualcosa, è troppo bella per lasciarla lì a marcire.
Quindi, a furia di pensare a scaldacollo e scaldamani e scalda-questo-e-quello, dopo tutte le altre parti del corpo ecco che sono arrivata agli scaldapiedi. In effetti a me farebbero comodo, dato che ho sempre le estremità gelate (anche il naso, ma è un'altra storia).

Pensavo che fare i calzini fosse difficile, e cercavo qualcosa più tipo pantofolina da lavorare in piano e poi cucire: coi ferri circolari che ho io (quelli col cavo rigido di nylon) riesco a fare la maglia rasata ma i punti elastici come l'avvio a tubolare e le coste no, mi si allargano nei punti in cui passa il "magic loop".
Invece ho trovato su Ravelry uno schema chiamato "basic flat knit socks", cioè "calze-base lavorate in piano". E poi ho scoperto che lo schema è gratis (anche se in inglese) e potete trovarlo non solo su Ravelry ma anche qui, sul blog dell'autrice. Ho appena chiesto il permesso di tradurlo, sapete, il copyright... Speriamo che mi risponda!

Sembrano guanti da forno per piedi!
Potevo anche fare la punta meno squadrata...
Questo schema presuppone che sappiate fare le "short rows", altrimenti detti "ferri accorciati". Niente panico, è solo un sistema per fare le pinces! Ah, mi capiscono solo le sarte e le altre sono nel panico peggio di prima? Uhm. Un sistema per "fare le gobbe" ad un lavoro a maglia, ok? Insomma, per modellare una sporgenza o un avvallamento. Tecnicamente non è difficile, un giorno ve lo spiegherò o troverò un ottimo video da segnalarvi. Magari in italiano.

E poi vanno cuciti, beh sì, ma in mancanza di ferri circolari adatti, e di ferri a due punte abbastanza grossi (il massimo che abbiamo in casa è il 6 e mi serviva almeno l'8, e di certo non li avrei comprati per poi non usarli più), direi che cucire è il meno!

Ebbene, ho fatto i calzettoni da notte alla caviglia perché temevo che non mi bastasse la lana, invece me la sono cavata con poco più di un terzo di quella che avevo! Circa un etto mi è bastato, ma badate bene che con una lana così grossa bastano pochi punti, la trama alla fin fine è piuttosto rada; con un'altra lana potrebbe servirne di più. Beh, ma a saperlo li facevo 10 cm più lunghi U_U

Questa foto mi fa venire in mente
quella del gatto spaparanzato con la lattina di birra XD
Oppure il mio fidanzato in poltrona ;)
Per l'uso che intendo farne non andranno lavati spesso (non ci cammino sul pavimento, non mi entrano nelle ciabatte, quelle rare volte che mi alzo di notte per andare in bagno posso anche levarmeli 5 minuti e poi rimetterli... e poi se ho i piedi gelati di certo non ci suderò dentro, e anche se fosse, se la sera prima di andare a nanna mi lavo e deodoro i piedi!) però ho il timore che una lana pelosetta come quella mi infeltrisca al primo lavaggio... Sigh!

Ora resta un problema: cosa ne faccio degli altri due etti di lana?
Comincio ad avere qualche ideuzza, ma date tempo al tempo ;)

giovedì 18 novembre 2010

Un ricamo dal passato...

Beh non è mica un ricamo di mia nonna, no, l'ho fatto io e non tanti anni fa, ma non è un lavoro nuovo appena sfornato, ecco.

Una cosa banale, intendiamoci, un nome su un asciugamano, ma mi ha dato soddisfazione per diversi motivi:
1) I quadretti del tessuto non erano quadrati per niente, e mi sono fatta da sola uno schema di proporzioni perfette invece di prendere uno schema già fatto e poi vedermelo deformato;
2) Il lavoro è fortemente personalizzato, nonostante la sua apparenza banale, perché il nome è scritto con la mia grafia (eh sì, le F le faccio così!). Come dire, c'è la mia firma! :D
3) Il retro ha solo passaggi di filo verticali (non è perfettissimo ma poco ci manca), e mi sono dannata per riuscirci ma ne è valsa la pena;
4) La madre del destinatario mi ha fatto i complienti giusto ieri, dicendomi "Mi dimentico sempre di dirtelo!" XD e questo è il motivo per cui vedete queste foto qui ora XD

Qualcuno di voi le avrà già viste nel forum di AbcHobby (da cui provengono, visto che non ho conservato gli originali) o da qualche altra parte nel web (avevo un blog che ho chiuso... e forse le ho messe in qualche gruppo su Facebook...)

Penso però che un'idea come questa sia sempre valida, non solo per gli asciugamani col nome ma per qualsiasi scritta personalizzata (tipo un grembiule con scritto "Posso grigliare anche te!" per l'amico che fa grigliate favolose ma guai ad avvicinarsi mentre cucina)...

Per fare la scritta con la propria grafia:
_ Procuratevi un foglio a quadretti (o a rettangolini con le stesse proporzioni dei rettangolini del tessuto, se non è a quadretti quadrati) e scrivete. Badate che se volete fare un ricamo grande TOT quadretti anche al vostra scritta occupi TOT quadretti sul foglio, tutto qui.
_ Prendete i colori (o la matita nera, se non avete fantasia) e colorate i quadrettini in cui passa la linea. Consiglio di colorare con qualcosa che si possa cancellare, in modo da poter correggere forme che "quadrettose" non stanno bene, anche se ricalcano la linea fedelmente.
_ Scegliete se fare una linea sottile, spessa, decorata, un contorno vuoto o pieno, una scritta con l'ombra... disegnate a piacere!

Un'idea in più: non è detto che il punto croce debba essere fatto su tela Aida o su lino a fili contati. Potreste usare un tessuto stampato a quadrettini o con qualsiasi disegno minuto e regolare. Basta che ci si possa immaginare una griglia da riempire, e il nostro foglio a quadretti farà il resto ;)

domenica 14 novembre 2010

Mi sono iscritta a Ravelry!


Ed è molto diverso da come lo immaginavo!
Ci sono un sacco di cose che forse non userò mai... Io cercavo solo dei lavori a maglia da fare, non un database avanzatissimo da pro-knitter, con tanto di community fiorente di mille forum (tanti anche in italiano!) e bla bla bla.
Me lo aspettavo più semplice e fruibile, anche da parte delle meno esperte in fatto di maglia (e di maglia via web). Lo credevo più spartano, strutturato in modo diverso, ed è stato un po' complesso per me capire come averci a che fare.

E io che volevo solo trovare un paio di schemi! Sigh! Non volevo diventare una pro-knitter! Mi son sentita costretta a frequentare altri siti di maglia solo per capire come sono strutturati e dove trovare le cose... soprattutto le istruzioni per i principianti! Ma non l'avranno vinta è_é continuerò a seguire i blog delle solite persone che fanno anche-tra-l'altro-un-po'-di maglia, e per il resto imparerò sui libri italiani o mi affiderò ai video di Yards Of Yarn (un blog di maglia che già conoscevo) e vaffambagno Ravelry è_é

Ripeto, Ravelry è bellissimo, stupendo, pieno di cose fantastiche... per chi le sa sfruttare. Il problema è che ci si deve fare un po' la pelle prima! A parte la lingua, bisogna smanettarci per un po' di tempo prima di coglierne le possibilità e le sfaccettature. Come capita quando ci si iscrive a Facebook, del resto. Infatti Facebook lo uso poco o niente, giusto per qualche necessità incombente, e lo stesso farò con Ravelry: c'è molto, troppo in più di quanto mi serva!

La sezione "personale", quella che contiene la lista dei lavori in corso, l'archivio delle lane e dei ferri che abbiamo in casa, dei progetti che si vorrebbero realizzare, oltre alla sezione più "community" che comprende messaggi personali tra utenti, partecipazione a gruppi e forum, segnalazione eventi, quella è fatta a mio parere molto bene.

Però quando entri nella sezione "patterns", alè, il caos! Qualsiasi tipo di suddivisione, anche solo tra maglia ed uncinetto o tra schemi gratis e a pagamento, è affidata allo strumento "cerca". La ricerca avanzata però è strutturata benissimo, ci sono un sacco di opzioni tra cui scegliere distinte in modo logico (e non è poco). Non solo per tipo di oggetto da realizzare, ma anche per tecnica costruttiva, per grossezza del filato, e altro... Ecco, l'unico modo per differenziare "spiegazioni di una data tecnica", "punti fantasia", "capi finiti" è ricorrere ai criteri di ricerca.

Peccato che, quando devi ricorrere ad una scelta con più criteri (esempio: maglia, gratis, abbigliamento, gambe/piedi, calze... e poi mi farebbe ancora scegliere tra calze alla coscia, al ginocchio, al polpaccio e alla caviglia) ogni volta che scegli qualcosa ti ricarica la pagina aggiornando la lista. Che perdita di tempo! Non puoi farmi scegliere tutti i criteri e poi cliccare "avvia ricerca" come fanno tutti gli altri? è_é Non è che io riesca a caricare le pagine alla velocità della luce, neh!

Vabbè, intanto vi posso dire che ho trovato quel che mi serviva per sfruttare la lana che vedete nella foto sopra (ne ho circa 3 gomitoli, un totale di 315 grammi, e dopo molta indecisione conto di farmici un paio di calzettoni per la notte), e poi vi racconterò delle mie peripezie prima di arrivare ai calzettoni finiti... XD

giovedì 11 novembre 2010

Riordino, recupero, butto...

È un periodo in cui non sto né bene né male, e non me la sento di fare nulla. Non sono nemmeno andata al picnic creativo perché... perché... non so perché!
Ma comincio ad essere stufa di questo "lasciarsi andare". Più che altro mi annoio terribilmente. E anche se la casa sta andando in malora, qualcosa dovrò pur fare...

Quindi ho messo un po' in ordine le cianfrusaglie che avevo in giro, materiale creativo e lavoretti mezzi fatti, e solo per quello ci ho messo una giornata. Per toglierli di mezzo, ho cominciato a fare qualche cosina...

Un cerchietto comprato ad 1€ al mercato, semplice ma un po' da star con la stellina di strass, che però si è staccata...

Pensavo di lisciare i punti di saldatura e poi trovare il sistema per tenere separati i due fili metallici, in modo da avere ancora un cerchietto a fascia larga. Infatti era il modo in cui si fissavano alla stella a tener largo il cerchietto, che assottigliato non mi piaceva più. Avevo già in mente una lavorazione laboriosa da sperimentare... Altrimenti avrei potuto semplicemente sostituire la stella con un fiore di feltro colorato o una rosa di raso nero, ma l'idea non mi stuzzicava.

Scartavetrando le saldature (e un po' di vernice circostante) è saltato fuori il color acciaio originale, che non mi dispiaceva. Ho continuato a grattar via tutta la vernice nera, e anche se così il cerchietto rimane sottile, almeno sulla mia capigliatura bruna spicca già abbastanza! Al che ho deciso di tenermelo così e pace...

Non so se gli aggiungerò mai una decorazione. Probabilmente un giorno mi stuferà e lo maneggerò di nuovo. Mi piace pensare che se il materiale è robusto un oggetto possa vivere più vite. Forse un giorno smetterà di essere un cerchietto e diventerà, che ne so? Una collana? Un paio di manici per una borsa? Mah?

Altro cerchietto recuperato, uno arrivato come omaggio in un baratto: c'era solo da incollare il nastrino interno e parte del rivestimento, che si erano staccati. Oppure toglierli del tutto, e ricoprire con qualcos'altro o usare un altro metodo di decorazione. Ma ho pensato: se è ancora in buono stato, perché buttare via il rivestimento vecchio?
Allora l'ho ri-incollato, e alla faccia della cura nei particolari mi si vede tutta la colla, pazienza, vorrà dire che me lo terrò per me, tanto quando lo si indossa la colla non si vede :P Devo fare ancora molta esperienza negli incollaggi :(
Ma poiché 'sta fantasia a stelline non mi piaceva granché, ho deciso che ci voleva un tocco in più. Ho preso un coccarda di nastro, accuratamente messa da parte quando mi si è rotto il mollettone per capelli su cui si trovava, e ho incollato pure quella. Ora è ancora più pacchiano, lo so, ma se abbiamo fatto trenta possiamo anche far trentuno, no? Così state sicuri che lo troverò abbastanza buffo (o ridicolo, a vostra scelta) da mettermelo in testa!

Ma mannaggia, devo aver cancellato per errore le foto... soprattutto quelle "prima della cura", le altre le posso rifare! Mannaggissima!

Intanto che ho sistemato due cerchietti, volevo dare una rinfrescata a quello che avevo recuperato riverniciandolo d'argento, vi ricordate? All'interno la vernice si era scrostata tutta e pensavo di pulirla via, e anche all'esterno si era rovinato. Ma mentre lo fregavo per bene, TAC! mi si è spezzato a metà! NOOO, era così comodo! Non sono riuscita ad incollarlo in modo efficace, o mi si staccava appena cercavo di metterlo in testa o avrei reso molto evidente la giuntura, quindi ho pensato: "Beh ne ho altri due! E poi questo ha già vissuto due volte" e l'ho buttato senza rimpianti nella raccolta differenziata della plastica ;)

Nel risistemare l'angolo dei lavoretti da fare/finire, è rimasta un sacco di roba. Qualcosa ho deciso che non lo farò/finirò mai, e me ne sono disfata o ho messo via il materiale pensando che forse un giorno servirà a realizzare qualche altro progetto diverso.
Poiché però non mi va né di ricamare né di rimettere mano alle collane, e tantomeno di rammendare o attaccare/sostituire bottoni o ricucire orli, ho deciso di darmi alla maglia. Tanto, anche lì ho un lavoro che avrei dovuto cominciare lo scorso inverno... XD
Ma di quello vi parlerò più avanti ;)

mercoledì 3 novembre 2010

"Picnic" Creativo... al chiuso!?

Visto che il clima di Novembre non è dei migliori per i picnic, stavolta ci accamperemo al chiuso, presso l'oratorio Don Bosco a Novegro di Segrate.

La data prevista è questa domenica, il 7 novembre 2010... scusate se non vi ho avvisato prima! >_< Col fatto che non ero sicura di partecipare ho lasciato la cosa in sospeso troppo a lungo! >_<

Maggiori informazioni sul blog di Artigianando
oppure trovate un apposito evento su Facebook!

giovedì 28 ottobre 2010

Qualche info su di me


Finalmente sono riuscita ad inserire un paio di pagine statiche in blogger.
"EEEHHH? Pagine che?"
Niente di sconvolgente, in pratica ho aggiunto un altro pezzetto al blog.

La lista "Adoro e Schifo" è pronta: oddio, non è precisa né completa, ma non volevo fare la pignola... è già tanto grossa così!
Non ho scritto "I SOPRAMMOBILI!" in maiuscolo, come avrei voluto, per stare sul generico. Rientrano nella categoria "cose che stanno lì a tenere posto e non servono a nulla", e tanto basta.

Inoltre ho aggiunto una breve presentazione, in cui espongo la mia "filosofia" ed il mio stile come hobbista e "artigiana della domenica". Penso possa essere utile ai nuovi lettori del blog o a chi mi dovesse contattare per qualche commissione... se mai ci sarà qualcuno, si intende! XD
Quando avrò delle foto che riterrò rappresentative, caccerò dentro anche quelle.

Per visualizzare le pagine, invece di inserire un gadget apposito o una barra in alto stile menù di navigazione, ho preferito mettere dei link nel profilo. Mi sembra più sensato, visti i contenuti, e soprattutto più accessibile per chi mi scopre come nuovo follower sul suo blog o mi vede spuntare tra i commenti senza sapere chi sia (tipo quando partecipo ad un blog candy), visto che cliccando sul mio nome o sulla foto si vede recapitato al profilo di Blogger e non direttamente qui.

Dimenticavo: laggiù sono disabilitati i commenti, quindi scrivetemi qui sotto se schifate o adorate la novità! XD I consigli sono ben accetti, neh? Non faccio nulla che non sia migliorabile, perciò vi ringrazio per il vostro aiuto! ^__^

venerdì 22 ottobre 2010

Likes and Dislikes, Odi et Amo, Adoro e Schifo

("Io schifo", voce del verbo schifare, che in italiano esiste eccome.)


Avevo un'idea di aggiungere, in un qualche angolo del mio blog, una di quelle liste tipo "Amo/Odio", "Mi piace/Non mi piace", come si dice in italiano? In inglese si dice "likes and dislikes", c'è questa formuletta tanto comoda...

Ma, nome a parte, ho un'altra difficoltà. Pensavo di elencare più che altro le cose che hanno a che fare con la creatività, in modo da dare a chi ancora non mi conosce un'idea di cosa faccio o non faccio, di quale sia il mio "stile". Però ci sono cose che non faccio eppure mi piacciono molto. Ci sono cose che faccio ma che non mi piacerebbe ricevere. Se qualcuno leggesse la lista delle cose che mi piacciono per farmi un regalo o per sapere cosa mandarmi in uno swap, rischierei di trovarmi con degli amigurumi.
Non ho niente contro gli amigurumi, li faccio anch'io, però li regalo perché... perché... perché non li uso! Non hanno un utilizzo in casa mia, sono dei soprammobili! E tutti sanno che detesto i soprammobili, e per quelli che non lo sanno lo scriverò nella mia lista in maiuscolo! XD

Alla fine penso che farò una lista "Cose che sì", con elementi tipo "faccio questo, vorrei avere quello, mi piace il color tale" e un'altra "Cose che no" dove scrivere "non sono una scrapper, odio i soprammobili, mi fa schifo il fegato"...
Sarà meglio che cominci a compilare!

lunedì 11 ottobre 2010

Swap concluso!

Quello organizzato sul forum di AbcHobby e che aveva come tema "Animali".
Per le 3 persone a cui dovevo spedire (Elisabetta, Letizia e Claudia) ho scelto di fare dei piccoli animali a chiacchierino, e poi di applicarli su un bigliettino.
Sfortunatamente avevo in casa solo gli schemi di farfalline e di cigni (grande, medio e piccolo) ma niente di diverso... quindi ho fatto tre biglietti, uno con le farfalle, uno con i cigni e uno con tutti e due XD
Peccato che nel disegno io sia una pera perosa perante... sigh!


Tre modelli di cigno: grande e medio in un biglietto, piccolo in quello con le farfalle. Due modelli di farfalline, più grande o piccina. Il tutto è stato leggermente rielaborato rispetto alle spiegazioni della rivista ("Il lavoro chiacchierino 13", album Mani di Fata).
Il bigliettino all'interno è bianco, il contenuto l'ho scritto su un foglietto a parte, così il mio omaggio può ancora essere utile ;) La pagina si apre sul lato corto: nel caso dei cigni è normale, mentre i due biglietti verticali con le farfalle si aprono come un blocco note! D'altra parte ho dovuto fare di necessità virtù... anzi, di necessità originalità, diciamo! :D



Ora veniamo a quello che mi è arrivato in cambio!
Da sinistra: la mollettona porta-appunti o porta-foto è di Rita, che mi ha anche gentilmente omaggiata di bottoni trasparenti e madreperlati; il topone di feltro con tanto di cordino stile-cellulare per appenderlo è di Irene (più conosciuta come Pimpie), mentre il disegno del cavallo su compensato di pioppo è di Carla.
Grazie ragazze! Ma i complimenti ed i ringraziamenti ve li ho già fatti sul forum ^__^


E anche questa avventura è conclusa... chissà se e quando swapperò ancora?

sabato 9 ottobre 2010

Me contenta!

Ieri ho finito il mezzo punto col Bambi! Evvivaaaa!!! L'ho cominciato quando ero piccola e poi è rimasto molti anni non-finito in qualche armadio... poi è saltato fuori e mi son detta "vabbè, finiamolo"... e finché c'era da fare le zampe e qualche ciuffo d'erba è andata bene, poi è arrivato il momento dello sfondo e addio!
Essendo tutto uniforme è tremendamente noioso, quindi ne facevo un pezzettino poi mi stufavo e piantavo lì, e dopo qualche tempo lo rimettevo via. Dopo mesi, a volte anni, saltava fuori di nuovo e ricominciavo, ma solo per rompermi le scatole di nuovo e riporlo un'altra volta. Beh, pezzettino per pezzettino alla fine ce l'ho fatta! Ma vai! ^o^
Adesso è ancora da stirare, poi in teoria avrei voluto farne un cuscino... ma penso che ora che trovo la stoffa adatta e lo cucio passeranno degli anni di nuovo!!! Ma chi se ne frega! Potrei anche darlo in pasto a mia mamma e lasciare che sia lei ad incorniciarlo o cuscinarlo o farne quello che vuole... così facendo a scaricabarile mi priverò del senso di colpa! Anche se mi sa che faccio prima a farmelo io, ci metterei un numero minore di anni! XDDD

Ora però che cosa mi porterò dietro in treno per passare il tempo?
Ho frugato in casa alla ricerca di qualche altro lavoro piantato lì in attesa di tempi migliori: finirne uno è così liberatorio! ^o^
Ho scartato i lavori di ricamo, perché vorrei cambiare un po' e fare qualcosa a maglia, all'uncinetto, a chiacchierino... Di lavori in-finiti del genere non ne ho, ma mi è tornato in mente un progettino pensato tempo fa e mai realizzato, e credo sia il momento adatto per rispolverarlo. Ma ssshhhh, non posso dirvi cos'è perché vorrei regalarlo e la persona che lo riceverà legge questo blog...

martedì 28 settembre 2010

Arte e cultura in offerta speciale ;)

Sabato 25 il mio moroso ed io ci siamo fatti un giro per Milano approfittando delle giornate europee per il patrimonio.


Abbiamo visitato la mostra su Dalì a Palazzo Reale, che avremmo comunque voluto vedere, ma abbiamo scelto quel giorno per approfittare dell'ingresso a prezzo ridotto; idem per la mostra fotografica di Francesca Woodman allestita a Palazzo della Ragione.
Dopo pranzo ci siamo fatti un giro alla pinacoteca di Brera, che per l'occasione ci faceva entrare gratis.
Cioè, non so se vi rendete conto... quando ero alle superiori la prof di inglese ci diceva: "Ma non siete mai stati a Brera? Noooo, non sia mai, hic sunt leones..." (cioè come nelle mappe antiche dove le terre inesplorate erano segnalate come piene di mostri e/o bestie pericolose e non ci si doveva avventurare laggiù... "qui ci sono i leoni", in latino) e ci prendeva in giro. :(
E poi mi sono sempre sentita molto ignorante, ho sempre avuto il segreto desiderio di farmi una cultura. E mi è sempre rimasta la curiosità di entrare a Brera un giorno, per vedere i leoni. :D
Finalmente è successo, e non ho neppure dovuto pagare! Mi sono sembrati buffi i biglietti con scritto "Totale EUR 0,00" XD


Alla fine, poiché abbiamo pranzato tardi non abbiamo fatto in tempo a goderci tutto il museo, le opere esposte sono davvero tante! Avremmo voluto fare un salto anche al museo di storia naturale e alla galleria d'arte moderna, dato che anche lì si entrava a zero euro, ma ci sarebbe voluta un'altra giornata! Eppure, cavoli, passiamo abitualmente dal parco di Via Palestro e non siamo mai entrati in nessuno dei due...

Ma cercando ho scoperto che il museo di storia naturale di Milano offre ingresso gratuito il venerdì dalle ore 14:00 e tutti i giorni l'ultima ora. Invece la galleria d'arte moderna (detta anche GAM) è ad ingresso gratuito sempre! Tutti e due i musei sono aperti dal martedì alla domenica, peccato chiudano piuttosto presto (alle 17:30).

Il che significa che possiamo andare tutte le volte che vogliamo! Ma vai! Il museo di storia naturale possiamo godercelo entrando nell'ultima ora, magari gustandocelo un pezzettino per volta... tanto passiamo spesso da quelle parti, basta far collimare gli orari ;)

Conoscete altri luoghi di cultura (a parte le biblioteche) ad ingresso gratuito da segnalare qui o altrove?
Le giornate europee per il patrimonio o la settimana della cultura sono solo una scusa, un invito alla prova, un campione omaggio... ma poi se il prodotto piace uno se lo compra!

P.S. Ho appena scoperto che l'ingresso alla pinacoteca di Brera è gratis anche di martedì sera, nei giorni 28 settembre (oggi!), 26 ottobre, 30 novembre e 28 dicembre, dalle 19:00 alle 23:00, per l'iniziativa "Martedì in Arte". Lo stesso vale, a Milano, per il Cenacolo di Leonardo... e dalle vostre parti quali saranno le iniziative in corso?

giovedì 16 settembre 2010

D-trottola

Trottolino amoroso du-du da-da-da...
Ehm ^^"

No no, altro che amorosa, sono nervosa come un piatto di nervetti, che tra l'altro non mi piacciono neppure.
Non so più se questa è la terza o la quarta settimana che non riesco a stare a casa più di due o tre giorni di fila. Di conseguenza devo fare in due giorni ciò che normalmente si fa in una settimana: lavare stirare pulire pagare le bollette fare ricette dal medico ritirare esami grazie a Dio la spesa almeno la fa mio fratello che ha la macchina... (volete della punteggiatura per riprendere fiato e per capirci qualcosa? Non c'è.)

E ho delle scadenze da rispettare... ma come -BIIIP- faccio a fare lavoretti creativi quando o non sono a casa o ho altro da fare? Per fortuna non sono una scrapper e qualcosa posso fare in treno... ma se viaggio in macchina devo guardare fuori dal finestrino perché soffro il mal d'auto! Ma si può? >.<
Quindi alla fine sono tanto nevrotica che prendo in odio qualunque cosa e mi rifiuto di darmi da fare... Oddio, non che lo faccia apposta, ma mi ritrovo a perder tempo quando so che non ne ho. Infatti sono stupidamente qui a scrivere 'sto post. Mannaggia!!!

domenica 12 settembre 2010

E io chi sono?

Sto cercando di fare un progetto per il mio futuro.
In pratica, ciò significa rivedere daccapo la mia vita, per capire cosa per me sia davvero importante e cosa invece è possibile lasciare indietro.
Per non farla troppo lunga, tralascio i perché e i percome...

Per esempio, ho deciso di riformare il mio modo di essere creativa. Come prima fase ho bisogno di svuotarmi: mi sono ripromessa di non accettare più commissioni. Conclusi gli swap che ho in corso, sistemerò man mano tutte le cose che mi furono chieste lungo tempo addietro ma ancora non ho realizzato e poi, quando non sarò più in debito con nessuno, toccherà a tutto quello che ho in giro in casa per me stessa. Molti di questi progetti finiranno inevitabilmente scartati, perché voglio eliminare dalla mia vita l'insoddisfazione ed il rimorso. Non ho fatto/finito questo lavoro in passato? Benissimo, mi ci metto subito. C'è un motivo per rimandarlo? Allora vuol dire che non è fattibile o che non è indispensabile, quindi tanto vale non pensarci più.
E quando mi sarò alleggerita lo spirito, ripartirò con entusiasmo per una nuova avventura come creativa!

Ho deciso anche di ridurre al minimo le consegne a mano, che pure mi han dato tanta gioia e soddisfazione. Perché purtroppo portano via tanto tempo, mentre al momento ho bisogno di concentrarmi solo su poche cose fondamentali e non posso permettermi di impiegare mezza giornata solo per consegnare un oggetto ad uno sconosciuto. A quel punto preferisco pagare la spedizione ma sentirmi più libera.

Il progetto per il mio futuro ovviamente non si limita a queste banalità, devo fare scelte molto importanti per la mia vita, prendermi impegni che mi chiederanno molto. Ma ogni cosa a suo tempo...

venerdì 10 settembre 2010

Ripescaggio opere da postare (vol. 4)

Ultima puntata!

Il mio ragazzo compie gli anni d'estate, poco prima di me. Volevo fargli un regalo con le mie manine, ma temevo di preparargli qualcosa che non avrebbe mai usato in vita sua: avendo gusti molto diversi da lui finisco sempre per toppare regalo.

Tra i materiali e le tecniche che so usare, la cosa più adatta ad un uomo mi sembrava la lavorazione del filo metallico. Restava da scegliere un soggetto, e mi son fatta dire da lui cosa più facilmente si sarebbe portato addosso o appresso, un simbolo o un disegno che gli piacesse o gli fosse congeniale.
E lui mi fa: "Il simbolo di Atlantide nel cartone di Nadia, quello con l'occhio ed il triangolo dietro". Ma non mi riusciva di riprodurlo con un'unica linea continua, e non so saldare i metalli, perciò ho pensato di ripiegare sulla "classica" immagine dell'occhio nel triangolo, che in diverse raffigurazioni rappresenta il Dio cristiano. Ho chiesto a lui se andasse bene lo stesso: mi ha fatto notare che è anche un simbolo massonico, ma ha approvato. :D

Allora al picnic creativo mi son data da fare con dita e pinzette, e ho prodotto un ciondolo che potesse essere portato al collo o usato come portachiavi o appeso ad una borsa come decorazione o si sarebbe inventato lui dove attaccarselo.
Però, essendo fatto di materiale malleabile, il ciondolo richiava di deformarsi troppo facilmente, quindi ho chiesto aiuto ad Alessia affinchè me lo martellasse. Un rame argentato, delicato da trattare perché troppo martellato avrebbe perso l'argentatura, troppo poco sarebbe rimasto eccessivamente morbido... Ma lei è sacerdotessa di Thor, che le ha svelato i suoi segreti, ed il lavoro compiuto era degno del suo dio. ;)

Tornata a casa, al momento della confezione, mi sono resa conto che 'sto ciondolo era forse un tantino grosso da portare al collo. Per una donna sarebbe anche andato bene, ma per il mio uomo temo proprio di no. Che fare? Dello stesso materiale non ne avevo più, di filo metallico color argento ne avevo solo uno piuttosto sottile, mentre quello di ottone o di rame sarebbe andato meglio... ma lui avrebbe portato il color ottone o rame? Mah? Alla fine gli ho fatto altri quattro occhietti nei triangolini: filo di rame, filo di (credo) ferro, filo d'ottone, e uno di filo di rame plastificato di un color marrone che mi piace un sacco. Se avessi avuto a disposizione altro ne avrei fatti di più!

La foto è dello squallore più totale, ma al momento non potevo fare di meglio.
Però coi triangolini disposti così mi dà la sensazione che molte divinità mi stiano osservando (dall'Olimpo o dal Walhalla, non saprei dire)...
I triangolini piccoli hanno il lato di circa 2 cm, quello grande di circa 5 cm. Per quello grande sono partita da un disegno su carta e ho cercato di seguirne i contorni, per quelli piccoli sono andata ad occhio, cercando semplicemente di mantenere equiangolo il triangolo di contorno. So che si dice "triangolo equilatero", ma io ho cercato di fare gli angoli giusti, non ho mica misurato i lati...

Non glieli ho ancora visti usare, non so se sia contento del regalo, però una volta mi ha detto: "Se io li sapessi fare li venderei!". Che nella mia testa significa: magari non sono nel suo stile, ma se attribuisce loro un valore monetario e ne prospetta un successo presso il pubblico significa che a suo parere tanto brutti non sono...

Che dite, ne metto su una produzione? XD

martedì 7 settembre 2010

I francesi non conoscono le Sottilette

Non per fare la pubblicità ad una certa ditta, anche perché io uso quelle di un'altra marca, solo che le Sottilette sono le "fettine di formaggio fuso" per antonomasia.
(Be', volendo potreste pigliare un dizionario, già che state al computer forse ne preferite uno online, e vedere un po' cosa vuol dire "antonomasia", no? Ve lo siete mai chiesto?)

Ma andiamo con ordine.
Il paesino di montagna dove vivono i miei genitori è gemellato con un paesino francese. Ogni due anni si organizza uno "scambio culturale" per cui si piglia una bella valigia e ci si trasferisce per un weekend a casa di un qualche "gemellino" d'oltralpe.

A casa dei miei si riesce ad ospitare un sacco di gente, volendo, ed abbiamo dato la disponibilità ad accogliere 6 francesi (tre coppie), tra cui coloro che avevano ospitato i miei genitori due anni fa.
Solo che i miei non parlano francese, e dei loro tre figli solo io ricordo un po' di quello che ho studiato alle medie (vent'anni fa). Quindi sono stata prescelta per dare una mano a pulire e riordinare la casa prima e per fare da traduttore poi ^^" O almeno arrabattarsi in modo da farsi capire... con il dizionario in mano XD
Hanno passato con noi il sabato pomeriggio, la sera è stata organizzata una festa in paese, e domenica sono ripartiti a metà pomeriggio. E per quasi tutto il tempo non abbiamo fatto altro che cucinare e/o mangiare.

Domenica mattina i poveretti erano stanchi per il viaggio e la festa e si sono alzati tardi, e mentre bevevano il caffè noi già cucinavamo: io un paio di torte, mia madre lasagne.
E qui abbiamo visto le facce curiose indagare sul mistero della preparazione di un piatto che da loro praticamente nessuno fa... e stupirsi di fronte a quello strano formaggio a fette perfettamente uniformi ed incartate una per una. Ebbene sì, mia mamma nelle lasagne usa le sottilette, mette la cannella e il curry nel ragù (insieme ad un sacco di altre cose) e cucina tutto a modo suo. Però è buono, caspita! Qualcuno ha anche fatto il bis ;)

E così scoprimmo che loro non hanno (o non usano) le Sottilette, mentre noi non conosciamo le mirabelle, che sono dei frutti molto simili a prugne o susine ma con un sapore particolare. Prevedendo che fosse un frutto tipico francese, ci avevano portato madeleines alla mirabella, grappa alla mirabella, caramelle gelées alla mirabella, mirabelle al vino grigio di Toul, e non ricordo cos'altro...

E scoprimmo anche, apparecchiando la tavola, che i tavoli allungabili da loro non usano, mentre mia mamma mi raccontava che i loro letti sono molto piccoli (ecco perché quello stangone di Gérard è riuscito a dormire nel letto corto di quella stanza). Da loro chi ospita serve il vino a tutti, mentre l'acqua ognuno la prende da sè: se non ce lo avessero detto loro (la scena era del tipo "scusa, non è che mi offriresti da bere?") sarebbero rimasti senza vino e ci avrebbero giudicati dei gran cafoni!

Si dice che i francesi abbiano la puzza sotto il naso, invece quelli che ho visto io sono persone molto alla mano. Sarà che abitano in un paese qualsiasi e non sono parigini, sarà che se uno sceglie di stare a casa di uno sconosciuto in un paesotto di montagna invece di andare in un albergo a quattro stelle di una località rinomata dev'essere uno con un certo spirito di adattamento, sarà che abbiamo beccato le uniche 117 persone semplici in tutta la Francia, ma non ho sentito nessuno degli ospitanti lamentarsi di chi gli è piombato in casa, anzi... secondo voi mentivano per salvare le apparenze? ;)

lunedì 30 agosto 2010

Una gita al mmmm...are

A Chiavari, per la precisione. Non sapete dov'è? Atlante, signori, o una ricerchina in Internet. :)

Antefatto: poiché veniva a Monza con me, il moroso non ha fatto la gita al mare con gli amici. Nell'intento di consolarlo, scherzando ho detto che avremmo potuto andarci un altro giorno. Lui mi ha preso in parola e ha organizzato una gita al mare da fare appena possibile... ossia in questi giorni.

Per fare un giro in paese in mattinata ed un pomeriggio in spiaggia, son stata via due giorni abbondanti! XD
Il fatto è che andare in treno da Milano avrebbe richiesto troppo tempo, e non mi va di viaggiare in treno da sola la sera. Non so se avete presente com'è la zona di Stazione Centrale a Milano >_< ma anche cambiando a Rogoredo non si sa mai chi ti puoi trovare sul treno ^^" Così sono partita il pomeriggio precedente per fare tappa a casa del moroso, passare la giornata a Chiavari con lui, essere invitata a pranzo dai suoi il giorno dopo e arrivare a casa per cena. Il momento era favorevole e non ho lasciato la mia famiglia in panne, anche scomparendo per un po' ;)

Felicissima di aver passato un po' di tempo col mio uomo, un po' meno della sabbia che ti si appiccica ovunque e della crema solare che ti rende appiccicoso ovunque... Sono troppo abituata alla montagna e queste cose mi danno davvero i nervi U_U Ma giocare come due bambini cretini a mollo nell'acqua non ha prezzo ^__^ Beh ovviamente abbiamo anche discusso seriamente del nostro futuro, non è che facciamo solo i cretini, ma quando si è in vacanza ce la si spassa, no? ^o^

Ah, volete le foto del mare? Perché, credete che io abbia fatto foto del mare? Per chi mi avete preso, per una persona normale???
No, ho fatto un'unica foto e pure sfocata, ed è questa:

Appena usciti dalla stazione, passando in una piazzetta dove facevano bella mostra di sè diversi busti bronzei, un piccione stava tranquillo su una di queste teste. Ed è rimasto in posa aspettando che io tirassi fuori la macchina fotografica: eh, i piccioni sì che conoscono la vita... Ma la cosa più bella era la traccia di numerose "piccionate" sulla bronzea fronte dell'uomo, che mi ricordavano tanto le "goccioline" che nei cartoni animati ornano il volto delle persone a disagio... Chiunque si sentirebbe a disagio con un piccione in testa, no? E soprattutto se ne è già stato segnato numerose volte! XD

martedì 24 agosto 2010

Un cappuccino...

Vado e vengo, aggiorno, sistemo.
Tornata dalle vacanze, sto facendo un po' di pulizia e di ordine anche nel computer ^__^

Avevo bisogno di trasferire delle foto fatte col telefonino, e...
1) Le foto dell'oggetto che volevo pubblicare sono troppo sfocate, dovrò rifarle con la macchina fotografica U_U Per fortuna che posso, mica come con lo scoiattolo ^^"
2) Ho ripescato dalla memoria del cellulare una foto scattata a Siena (quando ci sono andata... tipo due anni fa...) in un bar dove ho chiesto un cappuccino e mi hanno portato al tavolo questo:

Non è uno spettacolo? Peccato che non mi ricordi affatto che bar fosse, né tantomeno saprei riconoscere il/la barista... (Help! Nemmeno ricordo se fosse uomo o donna!)
Se qualcuno sa chi è l'autore di questi splendidi cappuccini, gli faccia i complimenti! E se qualcuno di voi abita/capita a Siena, e lo trova, ditegli che ve ne ho parlato! E se siete baristi, fate cappuccini così!!! Vedrete i clienti entusiasti! ^o^

lunedì 23 agosto 2010

Togli qui, aggiungi là...

Ho visto che ho guadagnato lettori fissi O.o
Ma mi seguiranno ancora tutti o faranno finta?
Un giorno guarderò chi sono i nuovi (forse), magari è gente interessante (si spera)!

Nel frattempo ho sfoltito un altro po' di "blog che seguo". Non so bene come, ero arrivata a 55... ma non ero in panico quando ne avevo poco più di trenta, la volta scorsa?
Il fatto è che ho cominciato a seguirli da Google Reader, e cioè a leggere solo il post senza dover caricare tutto il sito ogni volta, e soprattutto senza starmi a leggere tutti i commenti... un bel risparmio di tempo! Anche se in questo modo mi perderò di sicuro qualcosa di interessante (oltre a centomila cose non interessanti).
Beh, ora saluto... devo ancora mettere le lenzuola al letto, mica voglio dormire sul materasso!

sabato 21 agosto 2010

Una gita a Mmmm...onza

Detto come lo diceva la monaca coi baffi interpretata da Massimo Lopez nella parodia dei Promessi Sposi :D

Nessuna foto scattata (ma perché allora mi porto sempre in borsa la macchinetta?) anche se nel parco ho visto uno scoiattolo bellissimo e vicino al sentiero... ma ora che ho tirato fuori la fotocamera e l'ho tolta dalla custodia e l'ho accesa e bla bla bla, lo scoiattolo s'è rotto le scatole e se n'è andato >_<

Il "bello" è stato all'inizio della gita... siamo andati (il moroso con me) a vedere il Duomo, volevamo entrare al museo per vedere la corona carolingia... chiuso per ferie. Allora vediamo almeno l'interno della chiesa, DONN, DONN, battono le dieci, ora della Messa... eh no, non possiamo entrare a fare i turisti durante il rito religioso. Vabbè, ci dirigiamo verso la Villa Reale, chiusa per restauri. Allora???
Di tutto l'itinerario programmato ci è rimasto il parco... che qualche giorno prima era stato allagato dal Lambro a causa delle forti piogge, ma noi abbiamo prudentemente guardato le previsioni del tempo e ritardato di un giorno affinché il fango dei sentieri si asciugasse per bene (e infatti abbiamo trovato solo qualche rara pozzanghera).

Allora abbiamo girato in lungo ed in largo per il parco, fino a farci dolere i piedi >_< Ma ai miei occhi il parco è davvero bello: grande, verde, con zone boscose e prati fioriti... solo una cosa mi ha sconvolto: non fanno la raccolta differenziata! Ma come! In una città come Monza! Non me l'aspettavo!

Ora stiamo pensando di fare una gita al mare... dove non so...
E poi a settembre ripartirà l'attività creativa, con una marcia in più! ^__^

sabato 14 agosto 2010

Ripescaggio opere da postare (vol. 3)

Altro lavoro richiesto da tempo ed eseguito con comodo...
Purtroppo quando ti sudano le mani ed il filo diventa umidiccio tuo malgrado, lavorare a chiacchierino diventa un'impresa ^^"
Infatti mi si è spezzato il filo un sacco di volte ^^"
E ci ho messo un sacco di tempo ^^"

Stavolta ho fatto le foto (Alleluia!), anche se sono venute peggio del solito perché qui in vacanza non ho potuto nemmeno ritoccarle!
Cominciamo dal bigliettino di accompagnamento... che è quello che ho fotografato per primo XD

Ingredienti:
_ La solita base, un rettangolo di foglio da disegno F4 piegato in due
_ Mezzo segnaposto di un 50° di matrimonio, carta fatta a mano
_ Fiorellini di cartoncino fustellato ricevuti in omaggio in uno swap (se non ricordo male, a Natale da Elisabetta)...
_ Un pennarello di un colore intonato
_ Acqua (nel piattino)
_ Un dito


Preparazione:
_ Colorare con il pennarello il bordo del foglietto di carta fatta a mano. Non fare un segno preciso, basta che il bordo sia impregnato di colore.
_ Intingere il dito nell'acqua e con esso bagnare il bordo del foglietto. L'acqua scioglierà leggermente il colore, la carta assorbirà acqua colore e tutto, dando una leggera sfumatura.
(nella foto vedete durante l'esecuzione: il bordo sopra ancora da fare, in basso a sinistra il solo pennarello, sulla destra la parte colorata e bagnata)

_ Incollare fiorellini o altri elementi decorativi
_ Completare con ghirigori a pennarello, qui ho aggiunto un asterisco al centro del fiore in alto ed ho bagnato anche lì.
_ Incollare la carta fatta a mano al biglietto-base et voilà!

Sul retro del biglietto la mia solita "firma"...
E dentro la busta la farfallina a chiacchierino che era il vero dono. (l'ho appoggiata sul biglietto, non è attaccata!)
Mi è venuta meglio dell'altra multicolore, ma ancora i ricciolini che dovrebbero essere uguali non lo sono... e continuo a disfare, rifare e spezzare il filo T__T

Stavolta mi sono ricordata perfino (wow!) di fotografare la busta prima di scrivere l'indirizzo! (Applausi, prego! No, non perché la busta sia molto bella, solo perché mi sono ricordata della foto!)

mercoledì 11 agosto 2010

Ripescaggio opere da postare (vol. 2)

Una mia "amica di tastiera" (perché gli amici di penna mi sa che non esistono più), Mariella, ha accettato di scambiare qualcosa con me. In origine doveva essere un suo bigliettino contro qualche mio fiorellino all'uncinetto. Ma ci siamo divertite a sprecarci, e quindi...

Lei mi ha mandato ben due biglietti, di cui uno provvisto di busta coordinata (sbav!) e un segnalibro, un bigliettino di accompagnamento anch'esso formato segnalibro (Che idea originale! Apprezzato!) e un "avanzo" di filo di cotone sfumato nelle tonalità dell'azzurro... GRAZIE!!! Sono commossa T__T

Questo è l'interno di uno dei biglietti... mi piace un sacco la scritta timbrata all'interno in verticale! ^o^ Al filo bouclé legato intorno alla piegatura ho fatto fare due giri invece di lasciarlo morbido com'era, e magia! Ho scoperto che i colori sfumati si appaiavano perfettamente!

Ed ecco il segnalibro... col bordo cucito a mano, evidentemente, perché i buchini segnalano chiaramente dove l'ago è entrato e dove è uscito! Mica è pre-punzonato! (Ah, il "fatto a mano" si vede dai dettagli...)


In cambio, dopo mesi e mesi (sigh!) le ho spedito un sacco di cose che non ho fotografato... ma quando imparerò?
Vediamo, c'erano due fiorellini beige a chiacchierino piccoli a 6 petali e uno più grande a 8 petali con doppio giro, e un altro rosso di filo fine e leggermente più elaborato, su cui ho sperimentato per la prima volta la tecnica a due colori. Poi un rosone all'uncinetto di filo di cotone grosso ed un minipaesaggio costituito da una casetta e due alberelli sempre all'uncinetto, di cotone perlé. Mi ero stufata dei fiori... pensando che spesso Mariella fa cose colorate e divertenti anche per i bambini, spero che questi aggeggini facciano al caso suo. Poi c'erano dei ritagli di carta marmorizzata, e qualcosa che ho trovato già fatto :P Dei nastrini di cotone con lo stesso disegno floreale ma in 5 colori diversi, qualche piccola applicazione di stoffa, un filo di paillettes viola (un po' sgangherato, temo, soprattutto dopo il viaggio)... e basta, credo... Ah, ho scritto la letterina di accompagnamento su una bella carta telata beige che forse è più vecchia di me, e poiché il foglio era grande e io ne ho usato solo metà... il resto è a sua disposizione! XD

P.S. Le foto di quello che ho fatto io le ha fatte e pubblicate Mariella in un suo post, andate a curiosare... non solo in quel post ma in tutto il blog! ;)

lunedì 9 agosto 2010

Ripescaggio opere da postare (vol. 1)

Cominciamo da "Questo sì": un incontro è saltato, lasciando passare un mese tra due incontri successivi.
Il tema era "macchia", non nel senso di boscaglia ma proprio di chiazza. Ed io, dopo averci pensato e ripensato, dopo aver elaborato nella mente lavori fantastici e non aver mosso le mani di un millimetro, sono arrivata all'appuntamento con dei fogli di carta marmorizzata :)

La foto è vecchia: alcuni di questi fogli li avevo usati e me ne erano rimasti solo tre. Non ne ho fatti altri per l'occasione perché con la casa ancora in subbuglio non me la sentivo proprio di tirar fuori vaschetta e colori!
Però ho sempre pensato di dare a questa "macchia" un valore positivo. Non come sporco schifoso che imbruttisce le cose, ma come il manto maculato degli animali, o come quelle macchie che ti mostrano nei test psicologici e che ognuno decifra come vuole. Altrimenti sarebbe stato troppo banale per una casalinga, no? XD

venerdì 30 luglio 2010

L'amore fa fare cose strane...

Questo post è strettamente di natura personale.
Probabilmente non ve ne fregherà nulla, ma voglio lo stesso raccontarvi un particolare che trovo divertente.

La mia storia con Stefano è stata lunga e complicata, e per certi versi continua ad esserlo.
Dopo un lungo periodo in cui avevamo perso i contatti, lui è tornato da me e stavolta fa sul serio. Io dapprima l'ho rifiutato, poi l'ho messo alla prova, poi piano piano mi ha convinta; ora è dei miei sentimenti che mi fido meno.
Ma ho capito che non posso avere nulla se non sono io stessa a sbattermi per procurarmelo; quindi ho deciso di buttarmi in quest'impresa.
E per rassicurare lui, che soffriva della mia indecisione, ad un appuntamento mi sono presentata con un modulo in stile burocratico...

(click per ingrandire la foto e leggere il testo)

Cosa è meglio di una dichiarazione ufficiale, scritta e controfirmata? Così lui avrebbe capito che non mi sto prendendo gioco dei suoi sentimenti, anche se ho formulato la dichiarazione in modo da porre delle limitazioni. Non sono ancora del tutto sicura che sia lui l'uomo della mia vita, ma sono sicura di metterci tutto il cuore e l'anima per costruire qualcosa di solido. Queste sono solo le fondamenta, ma voglio che siano fatte bene.

Inoltre, visto che a casa sua nessuno sapeva niente (per cui non potevo andare a trovarlo) gli avrei dato uno spunto per poterne parlare, mentre da me sono scettici (la minestra riscaldata non va mai bene, mi dicono) e io mi sentivo sempre un po' in torto; con un documento ufficialmente approvato invece mi sento più forte.

Io non ci trovavo niente di buffo, ma lui quando l'ha visto si è fatto quattro risate... però ha firmato volentieri! Quando stavamo per tornare ognuno a casa propria se ne esce con qualcosa tipo: "Adesso ti prendo in braccio, ti rapisco e ti porto a casa. Se mi dicono qualcosa rispondo: "Tranquilli, è tutto in regola!" e gli mostro il documento!" XDDD
E adesso tutti e due teniamo questo foglietto nel portafogli... ovviamente è in duplice copia! ;)

martedì 27 luglio 2010

Addio, faccia da annunciatrice...

Ho semplicemente cambiato foto nel profilo.
Quella di prima mi stava proprio antipatica...
Questa è stata scelta per tre motivi:
1) Ero fresca di parrucchiera
2) La posa è naturale (me la stavo ghignando sul serio)
3) È evidente che l'avatar che uso altrove nel web mi rappresenta perfettamente!

La mia nuova foto del profilo e il disegno che da anni uso per rappresentare me stessa messi a confronto:
Non sono ugualeee???

sabato 24 luglio 2010

La testa altrove...

È da un po' che non creo e non faccio lavoretti...
Giusto un bigliettino di compleanno che ho disegnato (tra l'altro di fretta e malamente) e che ho dimenticato di fotografare :P

Ma sono molto distratta da altre cose... Lavori di manutenzione e di ristrutturazione per la casa, questioni burocratiche, problemi di salute e controlli periodici... Anche "Questo sì!" è diventato "adesso no, ti prego"...

Ma la cosa che mi distrae di più è una cosa bellissima: mi sono innamorata! E poiché abito lontano dal mio amore, i nostri "Mi pensi? Ma quanto mi pensi? E mi ami? Ma quanto mi ami?" non li facciamo mica tramite telefono, no... via chat! A dire il vero io preferirei il VoIP (anche mia mamma telefona con Skype... lei che detesta i computer... ma i tempi cambiano!) però lui è così affezionato alla parola scritta e così poco loquace al telefono che o faccio il monologo o mi adatto alla chat. Questo però mi porta via un tot di tempo, eh, mi pensi mi ami e mi scrivi mica si fa in un attimo ^^"

Ciononostante, domani picnic creativo! Evvai!!! ^o^
Io adoro i picnic, adoro i creativi, e soprattutto i "creatini", cioè quelli che ridono scherzano e sparano cretinate XD Perché se non c'è gioia nel fare, e nel condividere le proprie passioni, si finisce per diventare anche antipatici :P

mercoledì 14 luglio 2010

"Datemi un martello..."

"Che cosa ne vuoi fare?!?" (mi guardano preoccupati)
"Lo voglio mettere in testa... Così, perché mi va!" XD


Al Picnic Creativo, Luca teneva in equilibrio su un dito il martello da cesellatore. Dopo un po' ci ho provato anch'io, e ho sentito che dovevo provare anche a tenermelo in equilibrio sulla testa. E per rendere la cosa più difficile, stando pure su una gamba sola. Ovviamente il martello era ben appoggiato, mica lo tenevo in verticale... però mi sono divertita lo stesso! E Alessia che mi fa le foto >_< E Luca che mi punzecchia per farmi il solletico e farmi perdere l'equilibrio (dannato!) >__<


Non sono ancora diventata una martellatrice di fili di rame: non so perché, ma preferisco il filo a sezione rotonda, piatto non mi ispira... il problema però è la robustezza: usare un filo più rigido e difficile da piegare o usare un filo morbido e martellarlo per irrigidirlo?
Vorrei discuterne al prossimo picnic... Ovviamente dipende da quello che uno vuol realizzare!

Però l'idea di farmi i componenti da me... sia le perle con la pasta sintetica che le parti in metallo mi intrigano molto, lo ammetto. Ma mentre le paste sintetiche non mi sembrano alla mia portata per questioni tecnico-pratiche (non ci so fare in queste cose, e poi vanno cotte... che scatole!) il filo metallico mi sembra molto più vicino alle mie possibilità ed alle mie esigenze. Inoltre, posso usare filo metallico "di recupero" come quelle spirali di fil di ferro plastificato che tengono insieme i quaderni o i calendari... non saranno alta oreficeria ma posso sempre farne due o tre fiorellini da usare per orecchini e braccialetti, no? Invece il Fimo non si può riciclare! XD E poi posso usare filo elettrico di scarto per fare meraviglie... Poiché mi piace lavorare coi fili-fili ricamando, lavorando all'uncinetto o a maglia o a chiacchierino, perchè non usare quelli metallici per i bijoux? Ci si possono fare un sacco di cose, tutte molto intriganti... Senza contare che posso combinare i fili di metallo con quelli di cotone o lana, lacci di cuoio, cordoni, nastri, pizzi...
Non solo perle e pietre, quindi! Per il momento mi guardo intorno ed imparo... ma qualche ideuzza per elaborare una tecnica che sento "mia" mi sta venendo, sissì!