martedì 14 luglio 2009

Tatting, chiacchierino... Chiacchiericcio?

Pizzo chiacchierino, perché si chiama così?

Forse per il fatto che è un lavoro semplice e ripetitivo, che quindi permette a chi lo lavora di chiacchierare nel frattempo. Mi immagino le signore di una volta, in quattro o cinque in un salottino, a spettegolare intanto che facevano andare questo lavoro tra le mani... così avevano la scusa di non restare con le mani in mano perdendo tempo in chiacchiere ;)
Oppure perché quando il filo viene avvolto sulla navetta, e quando lo si svolge man mano che lo si lavora, la navetta fa un tipico rumore "clic" ogni volta che il filo passa da una punta, ed è la navetta quindi a "cantare" o a chiacchierare.
Altri dicono che derivi dal termine inglese "tatting" che significa il parlare fitto fitto.
Incuriosita da quest'ultima etimologia, ho cercato sui dizionari che ho in casa, un inglese-italiano ed un inglese monolingua, e poi su dizionari online. Ma dicono che "tatting" è esclusivamente il pizzo, fatto con la navetta o con l'ago (infatti esiste una trina ad ago che risulta del tutto simile al pizzo chiacchierino), mentre il chiacchierare (o meglio lo spettegolare ed il parlar male della gente) si dice "tattle", non "tatting".
Per me personalmente "tatting" potrebbe voler dire "realizzare Tattidee" come fanno Tatti e la Tattina ;D Non ha molto a che fare col pizzo, ma il suono della parola è quello: Tatting = fare Tatti, no? ^o^
In francese invece il pizzo chiacchierino si chiama "frivolité", cioè "frivolezza", nome perfetto per un pizzo così fine e leggiadro, tutto boccoli e ricciolini! E anche per il carattere delle dame del salotto di cui sopra che amavano indossarlo! XD
Non ho nozioni di tedesco o altre lingue, per cui non so dirvi...
In italiano però questo pizzo viene chiamato anche "occhi", suppongo per via del fatto che si compone per lo più di forme ad occhiello (anelli, pippiolini...)


Per rispondere a Cialla, e per chiarire le idee a tutti gli altri che non sanno di cosa ho parlato fino adesso, vi dirò che sì, il pizzo chiacchierino è quello fatto con la navetta.
La navetta è in sostanza una bobina, una spoletta composta da due lamine a forma di mandorla unite da un perno centrale, intorno al quale si avvolge il filo con cui si farà il pizzo. Le due lamine si toccano in corrispondenza delle punte, in modo che si possa far passare il filo tra le due metà della navetta per avvolgerlo sulla spoletta, ma che esso non si srotoli durante l'esecuzione del pizzo. Esiste anche un tipo di navetta con le estremità unite insieme, che però contiene una bobina che può essere estratta per riempirla e può ruotare all'interno della navetta, così da srotolare mano a mano il filo che serve per il pizzo. In queste foto vedete sia una navetta semplice che una "elaborata" con la bobina estraibile ed un piccolo uncinetto ad un'estremità.
Ci sono navette di tanti tipi, ma queste sono le uniche due che ho :) Quella di plastica si trova abbastanza facilmente in merceria e costa un euro e qualcosa, quella di metallo è eredità di qualche nonna/prozia/antenata non so bene chi...

L'uncinetto serve per collegare tra loro le diverse componenti del pizzo, ed è molto pratico averlo incorporato nella navetta! Così come è molto più facile riempire una bobina simile a quelle delle macchine per cucire che non una navetta da chiacchierino... però la navetta di plastica blu è molto più leggera e ha una forma bombata che scivola bene sotto il filo, mentre quella di metallo tende ad inciampare per via dell'uncinetto, della saldatura tra le lamine e dello spessore sottile delle lamine stesse. Insomma, la scelta dell'uno o dell'altro tipo dipende dalle preferenze personali.

Non farò un tutorial di chiacchierino, perché ce ne sono già ma soprattutto perché bisogna provare per capire... c'è chi afferra subito il concetto e chi dopo sei lezioni ancora non ha capito come diamine si fa il nodo, anche se ha una persona che lo segue e gli dice "non così, sbagli questo", cosa che un libro o un video non può fare. Capito il nodo-base, a mio parere è tutto facilissimo, al massimo si tratta di fare un po' di esercizio per allenare le dita a fare il movimento corretto.

Però se scopro qualcosa di nuovo o di particolare, o se finisco un altro lavoro, non mancherò di proporvelo!

12 commenti:

  1. Diccian sai che non ne avevo idea che si usasse quella "cosina" che tu mi chiami navetta?? O_o
    Boh forse pensavo che si usasse l'uncinetto e via!!Grazie della spiegazione, qui non si finisce mai di imparare ;)
    a presto!

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  2. E' un peccato che la navetta in plastica sia piu' facile da usare perchè scivola meglio, quella in metallo è uno spettacolo! Un vero gioiello!

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  3. Che cosa strana...... questo chiacchierino!! O_o

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  4. aahahhahahahah, in effetti io col chiaccherino non c'azzecco molto, però mi piace moltissimo, e ammiro profindamente chi coltiva e mantiene questa antichissima arte del "lavorare" il filo....
    Un sorriso
    Tatti

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  5. ecco, un altro segno del destino
    ora DEVO imparare a fare il pizzo col chiacchierino
    ti clippo nel to-do-blog

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  6. no, come non detto, non ti clippo, che non sono al mio pc.
    faccio un po' di copia/incolla coi riferimenti scritti a mano :D

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  7. Anche io lavoro il chiaccherino ed ho fatto diversi capolavori. Ma dove si può comprare una navetta in metallo? E' spettacolare!!!!!

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  8. Sinceramente non lo so... io me la sono trovata in casa!

    Con una breve ricerca in Internet ho scoperto che la DMC ne produce di molto simili alla mia, quindi se vai in una buona merceria dovrebbero averle o poterle ordinare.
    Altrimenti puoi comprarle via Internet, ci sono negozi online che le hanno. Ma credo tu le possa trovare facilmente anche usate: molti si trovano in casa questi "aggeggi della nonna" che non sanno come usare e le danno via...

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  9. mi chiedi l'amicizia in facebook ?https://www.facebook.com/riccardi.annamaria


    grazie io sono appassionata di chiacchierino

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  10. Ti ringrazio per l'interesse, ma è estremamente raro che io conceda l'amicizia su Facebook a persone che non conosco dal vivo. Facebook non mi piace molto, lo uso raramente e per lo più per tenermi in contatto con amici o parenti lontani, invece di telefonare o scrivere mail.

    Sentiti libera di contattarmi qui sul blog o per e-mail, ti risponderò più che volentieri! Ho dato un'occhiata veloce al tuo blog e ho visto un sacco di lavori, addirittura un libro! Io non ho fatto il passo oltre al livello principiante... credo che finirà come per l'uncinetto o il ricamo: lo so fare se mi serve, mi tengo aggiornata con qualche lettura, ma non vado al di là del fare una piccola cosa ogni tanto. Al momento sono molto più presa dal lavoro a maglia (e dai forum su Ravelry), come avrai notato dai miei post più recenti :)

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  11. Ciao....ho iniziato da poco il chiacchierino, aggiungendolo all'uncinetto degli altri hobby creativo che coltivo. Ho fatto qualche orecchino e qualche braccialetto, sono venuti abbastanza bene considerando che sono principiante. Peró riesco più facilmente con l'ago, con la navetta sono più lenta e molto più imprecisa... secondo te è solo questione di esercizio? Non so se rinunciare alla navetta e concentrarmi solo sulla tecnica ad ago oppure continuare a fare un po per uno per non perderci completamente la mano... ho fatto molta fatica ad imparare il movimento con la navetta mentre sull'ago mi è riuscito subito... bho.. nn so che fare.... :-)

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    1. Non ho mai provato il chiacchierino ad ago e non conosco nessuno che lo faccia, ma dai video che ho visto mi pare che sia più semplice da imparare rispetto a quello con la navetta. Con la navetta bisogna farsi un po' la mano con la tensione, e soprattutto allenare le dita della mano sinistra (o la destra se sei mancina, quella senza navetta insomma). È normale che all'inizio i punti ti vengano tutti diversi...

      Se ti trovi più comoda con il chiacchierino ad ago, vai con quello. Nessuno ti obbliga ad usare la navetta se per te è difficoltoso. Se invece vuoi saper fare tutte e due le cose, allora ti consiglio di usare la navetta più spesso che puoi: all'inizio per impratichirti, dopo per non perdere l'allenamento (che se lo perdi ci vuole un po' per riabituarsi), e tieni l'ago per quando sei di fretta o per i momenti di relax.

      Altro consiglio se vuoi usare la navetta: non ti focalizzare sul movimento che la mano deve fare, ma sul movimento che il filo deve fare. Se ti trovi più comoda a girare la mano in un altro modo o a sollevare tre dita invece di uno, fallo. Ci sono diversi "stili" nel chiacchierino a navetta, così come ci sono diversi modi di impugnare l'uncinetto o i ferri da maglia (alla faccia di chi un volta ci insegnava che "non si tiene così!"). Usa il sistema che ti fa più comodo o inventane un altro, l'importante è non avere i crampi alla mano dopo 10 minuti!

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