lunedì 25 maggio 2009

Ieri, ieri... e oggi?

È il secondo post di fila in cui parlo di quello che ho fatto ieri.
Il che mi scoccia anche un tantino, mi fa sentire retrograda, non so.
Beh sempre meglio che dire "domani farò" e poi va a finire che non lo faccio per mancanza di tempo e/o voglia... preferisco fare le cose e poi pubblicarle in ritardo per mancanza di tempo e/o voglia!

Comunque sia, ieri pomeriggio ero al computer, col portatile sulle ginocchia, e mi è preso un raptus: "Basta, non ne posso più, adesso esco e mi faccio un giro!" Sarà stato il caldo (aggravato dalla macchina che avevo addosso), ma sono giorni che mi propongo di andare a ricamare o a lavorare all'uncinetto al parco. Sai, penso che faccia strano una donna di trent'anni che fa la maglia tra le aiuole del roseto... Ma magari ne parlo un'altra volta.
Insomma, ieri ho sbottato, mi sono armata della mia fotocamera nuova e sono uscita.

Ho passeggiato un po' nel parco che sta in fondo alla mia via, ho fatto qualche foto nel roseto, mi son fatta un giro in quella specie di giardinetto che circonda il moderno condominio lì accanto, poi sono andata a sedermi sull'erba e prendermi un po' di relax nel verde.
Nel girare qua e là ho visto il "capanno dei rifiuti", se posso chiamarlo così, un piccolo edificio posto lungo il perimetro esterno e che contiene i bidoni per la raccolta differenziata. Il muro graffitato è stato coperto con una rete per i rampicanti e ci sono stati piantati dei Rhincospermum... penso che sia una soluzione molto intelligente, carina ed ambientalista per evitare le scrittacce sui muri! Sempre meglio che doverle cancellare periodicamente, no? Voglio vederti a disegnare sulle piante! XD
Ecco qui le mie entusiaste foto:



Poi mi sono fermata sul prato, mi sono sdraiata sull'erba stiracchiandomi, ed aprendo gli occhi ho visto IL VUOTO. Il cielo, completamente sgombro di nubi e di qualsiasi altra cosa, non un uccellino che passasse di lì per caso, non un aereo, non un moschino (perlomeno non ad una quota tale che mi permettesse di distinguerlo). Niente punti di riferimento, qualcosa che indicasse la profondità, no, solo un colore uniforme. Come se tu fossi capitato in una dimensione in cui fluttui nel nulla, solo che invece di essere tutto nero o tutto bianco era tutto azzurro. Per un attimo mi sono sentita spersa, per fortuna l'erba mi faceva il solletico e sentivo con la schiena il contatto con il solido mondo materiale.
Una foto non potrà mai rendere l'idea, essendo bidimensionale e di dimensioni circoscritte, ma io ho fotografato per portarmi a casa questa singolare sensazione.


Pensa te, non c'è nemmeno bisogno dello Space Vertigo, per sentirsi fluttuare nel nulla. Basta andare al parco ed essere fortunati. Perché in dieci minuti che sono stata lì sono passati tre aerei e gironzolavano le rondini (quindi c'erano pure i moschini), ho proprio beccato il momento giusto per sdraiarmi! Chissà se fossi stata su un'amaca, dondolando... penso che sarei cascata giù! >.< E poi tra i lividi avrei pensato "terra, terra!" come un navigatore che torna a casa dopo aver esplorato strani, nuovi mondi... (qui parte la musichina di Star Trek)

3 commenti:

  1. Ciao!! Grazie del commento! Comunque deve essere proprio rilassante lavorare all'uncinetto al parco!!! Baciii

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  2. Ciao D-chan, scusa se vado troppo off topic. Ti volevo ringraziare per i gentili complimenti.

    Sono diventato un tuo sostenitore e ti ho aggiunto nella mia Blogroll. ;-)

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  3. Grazie a voi per i vostri commenti! SOno cibo per la mia autostima! XD

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